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Legge europea 2013-bis

14 novembre 2013

La Legge europea 2013-bis ("Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea") è stata approvata in via definitiva dalla Camera dei Deputati, in terza lettura, il 21 ottobre 2014 e pubblicata nella Gazzetta ufficiale n.261 del 14 novembre 2014.

La Legge europea 2013 bis contiene disposizioni di natura eterogenea volte ad adeguare l'ordinamento giuridico italiano all'ordinamento europeo, con particolare riguardo ai casi di non corretto recepimento della normativa europea.

Il provvedimento mira a chiudere 8 procedure di infrazione, risolvere 15 casi EU Pilot, conformare l’ordinamento italiano a principi interpretativi stabiliti da una sentenza pregiudiziale della Corte di giustizia europea in materia di appalti pubblici e l'attuazione diretta della direttiva 2013/61/U, scaduta il 1 gennaio 2014, relativa al regime di esenzione dall'IVA e dall'imposta sui consumi applicabile alla Mayotte, ora divenuta regione ultraperifirca francese (anziché territorio d'oltremare).

Il provvedimento interviene in numerose materie, fra cui:

  • le borse di studio universitarie per il perfezionamento all'estero;
  • l'immigrazione e i rimpatri;
  • la commercializzazione di camini o condotti in plastica;
  • i servizi investigativi privati;
  • la protezione della fauna selvatica omeoterma e il prelievo venatorio;
  • gli affidatari di incarichi di progettazione;
  • la riduzione dei prezzi dell'energia elettrica e le nuove attribuzioni dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas (AEEG);
  • le stazioni di distribuzione dei carburanti ubicate nelle aree urbane;
  • la protezione del diritto d'autore nel disegno industriale;
  • la lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali;
  • la responsabilità dello Stato per violazione grave e manifesta del diritto dell'Unione Europea da parte di un organo giurisdizionale.

 

Diverse le disposizioni operano inoltre in ambito fiscale e finanziario, in materia di:

  • regime applicabile ai contribuenti fiscalmente residenti in un altro Stato membro che producono e/o ricavano la maggior parte del loro reddito in Italia (c.d. "non residenti Schumacker"); di imposte sul valore delle attività finanziarie all’estero (IVAFE);
  • individuazione delle autorità competenti per la vigilanza sui soggetti finanziari (Consob, Banca d’Italia, IVASS e Commissione vigilanza sui fondi pensione) e l’applicazione delle sanzioni amministrative previste dal regolamento (UE) n. 648/2012.

 

Nel settore del lavoro e delle politiche sociali sono previste disposizioni inerenti la salute e sicurezza dei lavoratori durante il lavoro, l'orario del personale dirigente medico (massimo 48 ore settimanali e possibilità di poter usufruire di un riposo giornaliero di 11 ore consecutive, secondo il regime generale previsto per i lavoratori dipendenti) e l'applicabilità delle procedure di licenziamento collettivo al personale dirigenziale.

Le disposizioni in materia di concorrenza e appalti consentono agli affidatari di incarichi di progettazione di partecipare alle gare per la realizzazione e/o la gestione dell'opera da loro stessi progettata; inoltre, si permette agli aggiudicatari di appalti pubblici di lavori di ricorrere all'istituto dell'avvalimento di altre imprese, fermo restando l'obbligo che tali imprese siano in possesso sia dei requisiti economici-finanziari che dei requisiti tecnico-organizzativi.

In tema di ritardi di pagamento, le disposizioni garantiscono, attraverso una norma di interpretazione autentica, l'applicazione della disciplina dei ritardi di pagamento anche ai contratti di esecuzione di lavori pubblici; si riconosce, inoltre, al creditore sia la tutela contrattuale che il risarcimento del danno come conseguenza di una prassi iniqua nei pagamenti e al contempo, indica esplicitamente due tipologie di prassi inique: l'esclusione dell'applicazione degli interessi di mora in caso di ritardati pagamenti e l'esclusione del risarcimento per i costi di recupero del credito.

Per quanto riguarda il certificato successorio europeo, si attribuisce ai notai italiani la potestà di rilasciare certificati di successione europea validi per il riconoscimento della qualifica di erede o legatario su tutto il territorio europeo.

Si ricorda, infine, che Il Senato, in seconda lettura, ha soppresso 6 disposizioni, tra cui la norma relativa alla responsabilità dei magistrati, oggetto di un autonomo disegno di legge approvato dal Consiglio dei ministri il 29 agosto scorso, e 5 norme in materia ambientale inserite nel D.L. n. 91/2014 convertito con modificazioni nel mese di luglio scorso.

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