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Nucleo della Guardia di Finanza per la repressione delle frodi nei confronti dell'UE


Comandante del Nucleo: Gen. C. A. Stefano Screpanti
tel.: 06 6779 5196
e-mail: nucleorepressionefrodigdf@palazzochigi.it 

FUNZIONI DEL NUCLEO

Il Nucleo della Guardia di finanza per la repressione delle frodi nei confronti dell'Unione Europea dipende funzionalmente dal Capo del Dipartimento ed esercita funzioni consultive e di indirizzo per il coordinamento delle attività di contrasto alle frodi e delle irregolarità attinenti, in particolare, al settore fiscale e a quello della politica agricola comune e dei fondi strutturali.

Il Nucleo, assicura, inoltre, le connesse attività informative con la Commissione europea; segue, nei settori di competenza, i lavori degli organismi dell'Unione, e in particolare, del Comitato europeo consultivo per il coordinamento nel settore della lotta contro le frodi (COCOLAF) e del Gruppo Antifrode (GAF) e cura, a tal fine, l'adozione della posizione nazionale da rappresentare in tali sedi.

Il Nucleo svolge funzioni di Segreteria Tecnica del Comitato per la lotta contro le frodi nei confronti dell'UE (COLAF), supportando quest'ultimo nell'assolvimento di tutti i compiti allo stesso demandati, nell'attuazione delle decisioni assunte nei lavori e nella realizzazione delle iniziative deliberate; in relazione alla qualifica di "Servizio di coordinamento antifrode nazionale", demandata al COLAF ai sensi dell'articolo 12-bis del Regolamento (UE, EURATOM) n. 883/2013, è competente ad agevolare la cooperazione e lo scambio di informazioni, anche di natura operativa, con l'Ufficio europeo lotta antifrode (OLAF), nonché ad elaborare la Strategia Nazionale Antifrode; cura, inoltre, il flusso delle comunicazioni relative ai casi di irregolarità e frode in tema di Fondi europei, per il tramite del sistema informatico Irregularity Management System (IMS), provvedendo ad assicurare il collegamento con l'Ufficio Europeo della Lotta Antifrode (OLAF), i competenti Organi centrali nazionali e le Autorità di gestione, anche per la risoluzione di ogni problematica tecnica e per l'uniformità delle procedure; procede all'analisi dei dati risultanti dal citato sistema IMS, anche in funzione di una generale valutazione del rischio di frode in ambito nazionale e del confronto con l'andamento dell'attività di contrasto alle irregolarità e alle frodi sviluppata a livello europeo; provvede alla raccolta di informazioni e dati dalle Amministrazioni nazionali interessate alla lotta alle frodi nei confronti dell'UE e alla successiva elaborazione dei "Questionari" da trasmettere alla Commissione europea, in base all'articolo 325 del TFUE, seguendo, in tale ambito, l'attuazione delle Raccomandazioni della stessa Commissione e le indicazioni delle altre Istituzioni dell'Unione europea relative alla tutela degli interessi finanziari dell'UE; in partenariato con altre Istituzionali nazionali ed estere ed anche nel quadro di progettualità finanziate dall'UE partecipa, infine, ad iniziative formative e di studio, per migliorare l'azione di contrasto alle frodi e garantisce una corretta informazione in merito alle azioni poste in essere dalle Istituzioni europee e nazionali per la tutela degli interessi finanziari dell'UE.

(Art. 10 del decreto 23 novembre 2023)

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