27 maggio 2022

Scendono a 91 le procedure di infrazione a carico dell'Italia dopo che la Commissione europea ha deciso il 19 maggio scorso di archiviare sette infrazioni.

Quattro casi riguardano direttive europee che non erano state ancora recepite nell'ordinamento italiano. Riguardano in particolare l'armonizzazione e la semplificazione di determinate norme nel sistema d'imposta sul valore aggiunto di imposizione degli scambi tra Stati membri; gli impianti portuali di raccolta per il conferimento dei rifiuti delle navi; i metodi comuni di determinazione del rumore e la definizione di metodi di determinazione degli effetti nocivi del rumore ambientale

Le altre tre infrazioni archiviate erano state aperte per non corretto recepimento delle norme europee relative al permesso unico di soggiorno e lavoro (diritto alla parità di trattamento sociale), alle misure penali di contrasto agli attacchi contro i sistemi di informazione e alla lotta contro i ritardi di pagamento nel settore appalti.

L'ambiente resta il settore dove più alta è l'incidenza delle infrazioni (quasi il 19% sul totale). Più dietro, affari economici e finanziari (13 casi) e trasporti (9).

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