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Davanti all'incertezza la forza è ancora nell'Unione (Europea)

10 luglio 2016

(articolo sulla Stampa dei Ministri Linde, Roth e Grech e dei Sottosegretari Gozi, Désir, Marquez e Prouza)


L'uscita del Regno Unito ha rappresentato un momento molto triste nella nostra storia comune. Rispettiamo la decisione presa, ma ora dobbiamo evitare il diffondersi dell'incertezza e quindi procedere quanto prima all'avvio dei negoziati per il recesso. Da europeisti impegnati e progressisti, diciamo con forza che solo restando uniti potremo frenare la deriva degli euro scettici e populisti. Solo insieme potremo smascherare il falso mito dell'Unione europea terra di debolezza, di perdita della propria sovranità nazionale e indipendenza. Perché nessuna crisi, quale essa sia, può essere fronteggiata da soli. Perché la forza è nell'Unione (europea). Perché soltanto agendo insieme si può avere una reale influenza sulle sfide globali: dal cambiamento climatico all'economia digitale, fino alle questioni migratorie e alle crisi internazionali.

In quanto rappresentanti politici, abbiamo la responsabilità di prendere decisioni in maniera trasparente ed efficace. Le istituzioni europee sono all'altezza di questo compito. Il Consiglio europeo, preparato e seguito dal Consiglio affari generali, indica la guida politica, mentre i Ministri, gli eletti nel Parlamento europeo e i commissari lavorano in modo trasparente, per attuare le politiche europee. Questo è il metodo comunitario. Per riconquistare la fiducia dei cittadini questi meccanismi devono essere chiari a tutti.

Tre sono i temi sui quali concentrarci. Il primo riguarda la sicurezza, la gestione dei flussi migratori e la libera circolazione delle persone. Tre punti legati a filo doppio e da affrontare in maniera sinergica. I recenti attacchi terroristici ci hanno drammaticamente insegnato quanto sia necessario e urgente investire maggiori risorse in sicurezza. Con l'obiettivo di garantire stabilità, pace e sviluppo. Dobbiamo potenziare la difesa delle nostre frontiere esterne, instaurando rapporti di collaborazione e amicizia con i nostri vicini.

La strategia globale, presentata dall'Alto Rappresentante Federica Mogherini, è una grande opportunità per rafforzare sia la politica estera che quella di sicurezza e di difesa dell'Ue. Dobbiamo governare insieme l'immigrazione, affinché non sia un costo o un pericolo, ma un'occasione di crescita comune. E comune e comunitaria deve essere la risposta alla questione dei rifugiati e dei migranti; la protezione dei confini comuni; la politica europea di asilo, basata sui valori condivisi e su una giusta distribuzione degli oneri. E non da ultimo dobbiamo assolutamente salvaguardare la libera circolazione delle persone. L'area Schengen va rafforzata e non messa in discussione.

Secondo tema: la necessità di superare la recente crisi economico-finanziaria. La percentuale dei cittadini disoccupati è ancora troppo alta, specialmente tra i giovani. E' per questo che dobbiamo rafforzare investimenti, ricerca e formazione. L'eurozona deve essere completata, consolidando la crescita e alzando il livello di occupazione. Solo così l'Ue tornerà ad essere una terra di prosperità e stabilità sociale. Terzo tema: l'Ue non ha futuro se le nuove generazioni non ci credono più. I giovani europei sono i cittadini di oggi e di domani. Dobbiamo puntare su formazione, mobilità e imprenditorialità. Il progetto Erasmus, la più grande storia di successo europea, sintetizza tutto questo. E per questo dobbiamo mantenerlo e rafforzarlo. L'Ue è prima di tutto un'unione di valori. Democrazia, stato di diritto, pace, libertà, rispetto, uguaglianza, impegno, solidarietà sono parte integrante della nostra identità. Rafforzando questi valori rafforzeremo la credibilità europea nel resto del mondo, affermando la nostra solidarietà, unità e coesione. Necessarie oggi più che mai.

Harlem Désir, sottosegretario agli Affari Europei della Francia
Sandro Gozi, sottosegretario per gli Affari Europei dell'Italia
Louis Grech, vicepremier e ministro per gli Affari Europei di Malta
Ann Linde, ministro UE e del Commercio della Svezia
Margarida Marques, sottosegretario per gli Affari europei del Portogallo
Tomas Prouza, sottosegretario per gli Affari Europei della Repubblica Ceca
Michael Roth, ministro per l'Europa della Germania

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