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PNRR, il lavoro sulle criticità

3 dicembre 2022

Intervento del Ministro Raffaele Fitto pubblicato sul Corriere della Sera il 3 dicembre 2022.

Gentile Direttore, sono assolutamente d'accordo con l'incipit dell'articolo di ieri di Federico Fubini dedicato al PNRR: «Quando cresce il rumore di fondo l'unica è stare ai fatti».

Il Governo Meloni si è insediato da appena 38 giorni e ha già completato una prima puntuale ricognizione dello stato di attuazione delle singole misure del PNRR, con particolare riferimento agli obiettivi da raggiungere entro il 31 dicembre 2022 e il 30 giugno 2023. Da questa ricognizione sono emerse alcune criticità sull'effettiva capacità di spesa dei soggetti attuatori. Aspetto che sarà oggetto, nei prossimi giorni, di specifici approfondimenti per trovare le soluzioni da adottare per assicurare il raggiungimento degli obiettivi e far accelerare la spesa. Due obiettivi in coerenza con la prospettiva del nostro Governo che non solo è preoccupato di raggiungere gli obiettivi dei prossimi sei mesi ma è determinato ad assicurare la completa realizzazione del Piano fino al 2026.

Vogliamo affrontare in modo costruttivo il tema cruciale della capacità di spesa e le sue effettive criticità, che sono oggetto di una riflessione condivisa soprattutto con la Commissione europea. Questo tema non può e non deve essere utilizzato per alimentare polemiche o inutili contrapposizioni che, come detto più volte, non ci interessano.

La relazione presentata al Parlamento dal Governo Draghi lo scorso ottobre riporta un profilo programmatico della spesa PNRR al 31 dicembre 2022 di 20,5 miliardi di euro (Figura 1.3, pag. 22, dati NADEF 2022). La tabella 1.3 pubblicata a pagina 21 riporta, invece, la spesa effettivamente sostenuta al 31 agosto 2022 che risulta pari a 11,7 miliardi di euro. Si tratta dell'ammontare di risorse spese nel 2021 e nel 2022 sino alla fine del mese di agosto. Questo emerge chiaramente dalla relazione dell'ex ministro dell'Economia Franco alle Commissioni riunite di Camera e Senato in occasione dell'audizione sullo stato di attuazione del PNRR tenutasi lo scorso del 23 febbraio 2022 che fa stato di una spesa sostenuta nel 2021 di circa 5,1 miliardi di euro (pag. 26).

Quindi «i fatti» ci dicono semplicemente che, dei 20,5 miliardi di euro di spesa programmata a tutto il 2022, 5,1 miliardi di euro sono stati spesi nel 2021 (di cui 2,1 miliardi sono riferiti a crediti di imposta «Transizione 4.0» e «superbonus», fruibili dai beneficiari in compensazione delle imposte dovute) e 6,6 miliardi risultano spesi nel 2022 a fronte dei 15 miliardi di euro programmati per quest'anno. A pagina 21 della relazione si legge che «come già evidenziato nella NADEF 2022 il Governo si attende che la spesa effettivamente erogata alla fine dell'anno sarà in linea con le previsioni».

Sulla base dei dati forniti dallo stesso Governo abbiamo iniziato il lavoro di ricognizione che, su questo specifico punto, si concluderà il 31 dicembre, nella consapevolezza che i conti sono solo «veri» e mai «presunti», e con l'obiettivo di raggiungere il più alto livello di spesa nell'interesse dell'Italia.

Non entro ora nel merito delle altre sollecitazioni di Fubini. Avrei molto da dire ma preferisco tornare nel mio silenzio, che non è «attonito» ma operativo. Sono certo che, mai come in questo momento, non abbiamo bisogno di interpretazioni del pensiero un po' forzate, che non aiutano ma di dati che ci consentano di «stare ai fatti». Senza paura, ma con serietà, competenza e responsabilità.

Raffaele Fitto
Ministro per gli Affari Europei

PNRR , Piano nazionale di ripresa e resilienza
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