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Nuovi cittadini europei, in calo nel 2014

13 giugno 2016

Nel 2014, 889.139 persone hanno acquisito la cittadinanza in uno Stato membro dell'UE, in calo rispetto alle 981mila nel 2013 e l'Italia è al secondo posto dopo la Spagna, in termini assoluti, tra i Paesi europei che hanno concesso la cittadinanza.  E' quanto emerge dai dati pubblicati oggi da Eurostat.

La Spagna ha garantito circa un quarto del totale delle nuove cittadinanze (205.900, pari al 23%), seguita da Italia (129.900, il 15%), Regno Unito (125.600, il 15%), Germania (110.600, il 12%) e Francia (105.600, il 12%). Ma in rapporto alla popolazione, il primo Paese è il Lussemburgo (5,8 cittadinanze ogni mille abitanti), seguito dall'Irlanda (4,6 per mille), Svezia (4,5 per mille) e Spagna (4,4 per mille). L'Italia è leggermente sopra la media UE (1,8%) con il 2,1 per mille.

Tra i gruppi nazionali di provenienza dei nuovi cittadini europei, spiccano i marocchini (10.4%) seguiti dagli albanesi (4,6%) e dai turchi (4,2%). Un dato confermato parzialmente in Italia, dove il 22,3% delle nuove cittadinanze e' stato concesso a persone provenienti dal Marocco, il 16,3% ad albanesi e il 6,3% a romeni.

Complessivamente, dal 2009 oltre 5 milioni di persone hanno ottenuto la cittadinanza in uno Stato dell'Unione, di queste l'89% erano cittadini extracomunitari.

Ci sono anche italiani che prendono la cittadinanza di altri Paesi europei: i nostri connazionali sono i primi nuovi cittadini della Svizzera (il 13,6% delle cittadinanze, seguiti dai tedeschi con il 12,3%) e i secondi del Belgio (6,4%), del Lussemburgo (12,9%) e di Malta (10,2%).


Per saperne di più:
Leggi il comunicato di Eurostat [EN]

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