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Il Piano di rilancio europeo e "Next Generation EU"

28 maggio 2020

La Commissione europea ha presentato il 27 maggio 2020 la proposta per un rilancio europeo dopo il Covid-19. Il piano prevede il rafforzamento del Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) 2021-2027 con il nuovo strumento «Next Generation EU».

Next Generation EU reperirà risorse finanziarie grazie all'innalzamento temporaneo del massimale delle risorse proprie al 2,00 per cento del reddito nazionale lordo dell'UE. Questo consentirà alla Commissione, forte del suo elevato rating creditizio, di contrarre sui mercati finanziari prestiti per 750 miliardi di euro. Questi finanziamenti supplementari saranno convogliati verso i programmi dell'UE. Il loro rimborso sarà spalmato nei futuri bilanci dell'UE sull'arco di un lungo periodo, con inizio non prima del 2028 e completamento non oltre il 2058. L'obiettivo dev'essere perseguito all'insegna dell'equità e della condivisione, e per questo la Commissione propone varie risorse proprie nuove risorse proprie. Per mettere a disposizione i fondi il prima possibile così da poter rispondere ai bisogni più urgenti, la Commissione propone una modifica dell'attuale quadro finanziario pluriennale 2014-2020 al fine di provvedere già nel 2020 risorse per ulteriori 11,5 miliardi di euro.

I fondi reperiti da Next Generation EU s'incanaleranno in tre pilastri.

1. Sostegno agli Stati membri per investimenti e riforme

  • Un nuovo dispositivo per la ripresa e la resilienza da 560 miliardi di euro offrirà sostegno finanziario per investimenti e riforme, anche nell'ottica della transizione verde e digitale e per la resilienza delle economie nazionali, assicurandone il collegamento con le priorità dell'UE. Il dispositivo, che sarà integrato nel semestre europeo, avrà una capacità di sovvenzionamento che potrà arrivare a 310 miliardi di euro e sarà in grado di mettere a disposizione prestiti fino a un massimo di 250 miliardi di euro. Tutti gli Stati membri avranno accesso al sostegno, che tuttavia si concentrerà verso quelli che sono stati colpiti più duramente e in cui più acuto è il bisogno di aumentare la resilienza.
  • Gli attuali programmi della politica di coesione riceveranno 55 miliardi di euro in più da qui al 2022 nell'ambito della nuova iniziativa REACT-UE; i fondi così reperiti saranno assegnati in funzione della gravità delle conseguenze socioeconomiche della crisi, tra cui il livello di disoccupazione giovanile e la prosperità relativa degli Stati membri. 
  • Il proposto potenziamento del Fondo per una transizione giusta con un importo che potrà arrivare a 40 miliardi di euro aiuterà gli Stati membri ad accelerare l'approdo alla neutralità climatica.
  • Un rinforzo di 15 miliardi di euro per il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale aiuterà le zone rurali a introdurre i cambiamenti strutturali richiesti ai fini del Green Deal europeo e a centrare gli ambiziosi obiettivi delle nuove strategie sulla biodiversità e "Dal produttore al consumatore".

2. Rilanciare l'economia dell'UE incentivando l'investimento privato

  • Un nuovo strumento di sostegno alla solvibilità mobiliterà risorse private al fine di aiutare con urgenza le imprese europee economicamente sostenibili che operano nei settori, nelle regioni e nei paesi più colpiti. Lo strumento, in grado di essere operativo fin dal 2020, avrà in dotazione 31 miliardi di euro e mirerà a reperire sostegno alla solvibilità per 300 miliardi di euro a favore delle imprese di tutti i settori economici e a prepararle all'economia più pulita, digitale e resiliente del futuro.
  • Il potenziamento di InvestEU, il programma faro d'investimento europeo, fino a concorrenza di 15,3 miliardi di euro permetterà di mobilitare investimenti privati in progetti in tutta l'Unione.
  • Un nuovo dispositivo per gli investimenti strategici incorporato in InvestEU genererà, grazie al contributo di 15 miliardi di euro di Next Generation EU, investimenti per un importo fino a 150 miliardi di euro nel miglioramento della resilienza dei settori strategici, specie quelli collegati alla transizione verde e digitale, e nelle catene fondamentali del valore nel mercato interno.

3. Trarre insegnamento dalla crisi

  • Il nuovo programma per la salute EU4Health, forte di una dotazione di 9,4 miliardi di euro, potenzierà la sicurezza sanitaria e permetterà di prepararsi alle crisi sanitarie del futuro.
  • Grazie a un rinforzo di 2 miliardi di euro, il meccanismo di protezione civile dell'Unione RescEU sarà ampliato e potenziato così da attrezzare l'Unione per le crisi future e permetterle di farvi fronte.
  • Orizzonte Europa riceverà 94,4 miliardi di euro, potenziamento che gli permetterà di finanziare attività essenziali di ricerca nel campo della salute, la resilienza e la transizione verde e digitale.
  • Per sostenere i suoi partner nel mondo, l'Unione assegnerà una dotazione supplementare di 16,5 miliardi di euro all'azione esterna, assistenza umanitaria compresa
  • Saranno potenziati altri programmi dell'UE per allineare completamente il futuro quadro finanziario ai bisogni della ripresa e alle priorità strategiche. Saranno rafforzati altri strumenti per aumentare la flessibilità e la reattività del bilancio dell'UE.

 

Le risorse finanziarie reperite tramite Next Generation EU convoglieranno verso i programmi dell'Unione nel rinnovato bilancio a lungo termine dell'UE. In particolare:

  • Green Deal europeo in quanto strategia dell'UE per la ripresa (ristrutturazioni del parco immobiliare e delle infrastrutture e più economia circolare, con conseguente creazione di occupazione a livello locale; progetti basati sulle energie rinnovabili, in particolare eolica e fotovoltaica, e avvio in Europa di un'economia pulita dell'idrogeno; trasporti e logistica più puliti, compresa l'installazione di un milione di punti di ricarica per veicoli elettrici, e stimolo del trasporto ferroviario e della mobilità pulita nelle città e regioni d'Europa)
  • Rafforzamento del mercato unico adattandolo all'era digitale (investimenti in una maggiore e migliore connettività, specie in termini di rapida diffusione delle reti 5G; maggiore presenza industriale e tecnologica nei settori strategici, non da ultimo intelligenza artificiale, cibersicurezza, supercalcolo, cloud; costruzione di un'autentica economia basata sui dati che funga da volano per l'innovazione e la creazione di posti di lavoro)

  • Una ripresa equa ed inclusiva per tutti (il nuovo strumento europeo SURE di sostegno temporaneo per attenuare i rischi di disoccupazione in un'emergenza; competenze digitali per tutti i cittadini dell'UE tramite un'agenda per le competenze per l'Europa e un piano d'azione per l'istruzione digitale, salari minimi equi e misure vincolanti di trasparenza delle retribuzioni per aiutare i lavoratori vulnerabili, in particolare le donne; intensificazione delle attività di contrasto dell'evasione fiscale, aiutando gli Stati membri a recuperare entrate)


(fonte: Commissione europea)

Next Generation EU
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