9 aprile 2024

Una cittadina italiana si è rivolta al SOLVIT insieme al fratello, di cittadinanza bulgara, per un problema legato alle pratiche successorie. Entrambi sono figli di un cittadino italiano deceduto a Sofia, in Bulgaria, dove era residente permanente.

Successivamente alla morte del padre, i ricorrenti avevano necessità di ottenere il certificato di eredità dall'amministrazione bulgara, il documento ufficiale che conferma il diritto all'eredità degli aventi diritto. Ma le autorità bulgare si sono sempre rifiutate di rilasciarlo a causa della nazionalità italiana del de cuius. Il rilascio di tale certificato è a carico del Paese ove risulta residente la persona deceduta.

Anche l'ambasciata italiana a Sofia, a cui gli eredi si sono rivolti, ha negato la propria competenza affinchè venisse rilasciato il certificato.

Il comportamento tenuto dall'amministrazione bulgara si pone in aperto contrasto con il fondamentale principio di non discriminazione sancito dall'articolo 18 del Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea e dall'articolo 21 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea.

Dopo l'intervento del SOLVIT, l'amministrazione bulgara competente ha subito rilasciato il certificato richiesto dagli eredi, permettendo loro di definire le pratiche successorie sia in Italia che in Bulgaria, senza dover ricorrere all'autorità giudiziaria con il conseguente ingente esborso economico.