19 dicembre 2019

Un lavoratore autonomo o dipendente che ha dei collegamenti con più di un Paese dell'UE in relazione alla propria attività lavorativa, è soggetto solo alla legislazione di un paese per volta. Il modello A1 certifica quale legislazione in materia di previdenza sociale si applica nei confronti del lavoratore e serve anche a certificare che la persona non è soggetta alla legislazione di nessuno degli altri paesi con cui ci sono collegamenti né è obbligata a versare contributi di sicurezza sociale (compresa l'assicurazione sanitaria) agli altri paesi.

Si tratta di un principio sancito dalle norme europee che però non sempre ha trovato automatica applicazione. Facciamo l'esempio concreto di Mario, cittadino italiano.  

Mario ha lasciato l'Italia, dove è titolare di una società, e si è trasferito a Tenerife, in Spagna, dove dal maggio 2005 svolge la sua attività autonoma prevalente. Nei primi tre anni è stato titolare di una attività di ristorazione e successivamente ha avviato la gestione di un B&B.

Secondo quanto stabilisce l'art. 13(2) del Regolamento 883/2004, a Mario si applica la legislazione spagnola. La normativa infatti prevede che una persona che esercita attività lavorativa autonoma in due o più Stati membri è soggetta:

• alla legislazione dello Stato membro di residenza se esercita una parte sostanziale della sua attività in tale Stato membro;
  oppure
• alla legislazione dello Stato membro in cui si trova il centro di interessi delle sue attività, se non risiede in uno degli Stati membri nel quale esercita una parte sostanziale della sua attività.

"Da quando mi sono trasferito in Spagna - racconta Mario al SOLVIT - l'INPS continua ad esigere il versamento dei contributi italiani come commerciante, mentre pago regolarmente i contributi spagnoli per la mia attività imprenditoriale a Tenerife. Pur avendo mandato tutta la documentazione fiscale spagnola all'INPS, questa insiste che devo inviare il modello A1 redatto dalla Seguridad Spagnola. Ma la Seguridad Spagnola dice di non poter inviare questo documento perché non di loro competenza e mi ha rilasciato solo i certificati spagnoli con i contributi versati". 

Il modello A1 "Certificato relativo alla legislazione di sicurezza sociale applicabile al titolare" (in Spagna, "Certificado de la legislaciòn aplicable") documenta che il lavoratore, nel nostro caso Mario, svolge la sua attività prevalente in un Paese (la Spagna) ed è quindi soggetto alla legislazione sulla sicurezza sociale di quel Paese.

E' competenza e dovere della Seguridad Social, il sistema di previdenza sociale della Spagna, rilasciare il modello A1, spiega SOLVIT Italia che ha seguito il caso insieme ai colleghi spagnoli. In questo modo, Mario può presentare il documento all'INPS ed essere esonerato dall'obbligo del pagamento dei contributi in Italia.

Le leggi europee parlano chiaro. Il Regolamento di applicazione (CE) n.987/2009 stabilisce che il lavoratore o il datore di lavoro può chiedere all'istituzione competente dello Stato membro l'attestato previsto, il modello A1. E che in Spagna tale istituzione sia la Seguridad Social lo si evince anche dal sito web della Commissione europea.

Non solo. La Seguridad Social dopo aver determinato che la legislazione applicabile è quella spagnola, deve notificare all'INPS attraverso documenti elettronici chiamati "SED" (Structured Electronic Document), informare al più presto la persona interessata e rilasciargli il modello A1. Nel caso ciò non dovesse avvenire, conclude SOLVIT, si profilerebbe una erronea applicazione della legislazione UE. Ed è in questi casi che SOLVIT interviene. E anche questa volta, l'intervento si è dimostrato risolutivo.

"Ho finalmente ho potuto ritirare i modelli A1 relativi agli anni richiesti", ha raccontato Mario, a conclusione della vicenda, ringraziando il SOLVIT per "l'attenzione e sollecitudine" con le quali ha seguito il suo caso.