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Relazione programmatica 2019

28 dicembre 2018

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli Affari Europei, Paolo Savona, ha esaminato il 28 dicembre 2018 la Relazione programmatica per il 2019 sulla partecipazione dell'Italia all'Unione Europea, predisposta dal Dipartimento per le Politiche Europee.

La Relazione è mirata a valorizzare l'azione che il Governo ha compiuto e intende compiere nell'ambito della partecipazione dell'Italia alle politiche dell'Unione Europea e, nel contempo, a offrire al Parlamento il quadro dei lavori in corso e programmati in sede europea, unitamente alla indicazione degli orientamenti e degli ambiti di interesse prioritario.

"L'ampiezza degli argomenti (trattati dalla Relazione, ndr.) - spiega nella premessa il Ministro Savona - testimonia dell'enorme peso dell'UE nello svolgersi della vita politica, economica e sociale del Paese. (...) si va creando un dettagliato corpo legislativo che governa i comportamenti dei cittadini europei, produttori, consumatori e risparmiatori, che vivono nel territorio dell'Unione. Esistono pertanto tutte le componenti di uno Stato-nazione, senza però che il complesso dei paesi membri assuma i contenuti formali tipici della corrispondente organizzazione sociale di Stato unitario o federazione tra Stati". 

La Relazione è strutturata in cinque parti ed è preceduta da una sintesi delle principali materie trattate in termini di priorità che il Governo intende perseguire nell'attività di partecipazione dell’Italia all'Unione Europea. La prima parte, riguarda lo sviluppo del processo di integrazione europea e le questioni istituzionali. La seconda parte è dedicata alle priorità italiane nel quadro di politiche orizzontali, quali le politiche per il mercato interno dell'Unione, e settoriali quali le strategie in materia di migrazione, politiche per l’impresa, politiche per il rafforzamento di uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia. La terza parte illustra gli orientamenti del Governo in materia di politica estera e di sicurezza comune, politica di allargamento, vicinato e di collaborazione con Paesi terzi. La quarta parte è dedicata alle strategie di comunicazione e di formazione del Governo in merito all'attività dell'Unione Europea e alla partecipazione italiana all'Unione Europea. Infine, la quinta parte completa il quadro con una sezione dedicata al ruolo di coordinamento delle politiche europee, con particolare riguardo al coordinamento della posizione negoziale dell'Italia, ai temi dell’adeguamento del diritto interno al diritto dell'Unione europea con l'elenco specifico delle direttive da recepire nel 2019 e degli Aiuti di Stato, con la consueta finestra sulle attività di prevenzione e soluzione delle procedure di infrazione.

Il testo è integrato da quattro Appendici, riguardanti il programma di lavoro della Commissione europea per il 2019 con le priorità legislative della Commissione, un prospetto dedicato alle risorse del bilancio dell'Unione Europea per il 2019, il Programma del Trio di Presidenza del Consiglio dell'Unione Europea (fino al 30 giugno 2020)  e la lista degli acronimi, con l'obiettivo di completare il corredo informativo al Parlamento, sotto un profilo di alto livello politico.

La Relazione è stata trasmessa al Parlamento secondo quanto previsto dall'art. 13 della Legge 24 dicembre 2012, n. 234.

Relazione programmatica
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