7 gennaio 2016
Le nuove regole per gli aiuti di Stato alla ricerca, sviluppo e innovazione sono un importante elemento sia del processo di modernizzazione degli aiuti di Stato che della strategia Europa 2020. Uno degli obiettivi principali di questa strategia è quella di raggiungere il 3% del PIL per investimenti in Ricerca Sviluppo e Innovazione nell'Unione Europea.
Con le regole adottate nel 2014, che prevedono livelli di aiuto più elevati, la Commissione ha inteso spianare la strada affinché gli Stati membri sostengano ricerca sviluppo e innovazione più frequentemente e in modo efficiente, anche mobilitando gli investimenti privati e promuovendo la collaborazione tra il mondo accademico e industria.
Le linee guida prevedono le seguenti tipologie di aiuto per:
- progetti di Ricerca e Sviluppo;
- studi di fattibilità;
- costruzione e ammodernamento di infrastrutture di ricerca;
- attività di innovazione e aiuti ai poli di innovazione.
La disciplina fornisce, inoltre, maggiori indicazioni per quanto riguarda la presenza o meno di aiuti di Stato per le attività economiche 'ancillari' ed in materia di appalti pubblici pre-commerciali di servizi di ricerca, sviluppo e innovazione.
Gli orientamenti (Comunicazione della Commissione - 2014/C 198/01), entrati in vigore il 21 maggio 2014, si applicano alle misure di aiuto alla ricerca, sviluppo e innovazione potenzialmente più distorsive della concorrenza in quanto concesse per livelli di intensità maggiori di quelli previsti dal nuovo regolamento generale di esenzione che pure prevede aiuti a favore di Ricerca sviluppo e innovazione, in esenzione da notifica.
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