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Audizione di Pier Virgilio Dastoli, Presidente del Movimento Europeo Italia

8 giugno 2021

Audizione di Pier Virgilio Dastoli, Presidente del Movimento Europeo Italia 


E' membro del Comitato direttivo del Centro Internazionale di Formazione Europea, del Comitato Federale dell'Unione europea dei Federalisti, del Comitato Centrale del Movimento Federalista Europeo, dell'Associazione degli amici degli archivi storici dell'Unione Europea (dove ha depositato gli archivi personali di Altiero Spinelli, i suoi e quelli del Movimento Europeo), del Centro di studi italo-tedesco Villa Vigoni, del Club di Venezia dei comunicatori europei, di Eurovisioni, della Rete italiana per il dialogo Euro-Mediterraneo, della Rete della Pace, del Consiglio direttivo della Legautonomie-Associazione Autonomie Locali e del Consumers' Forum, dell'Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, del Board del Movimento Europeo Internazionale e del think tank European Partners for Environment, dell'Associazione degli amici della Fondazione Konrad Adenauer, dell'Associazione universitaria di Studi Europei, dell'Associazione italiana giuristi europei, dell'Associazione italiana studiosi di diritto dell'Unione Europea, del gruppo Europeos istituito da Assonime e del Gruppo dei 20 istituito dalla Fondazione di Economia di Tor Vergata, dell'Istituto Affari Internazionali, di ASTRID-Fondazione per l'analisi, gli studi e le ricerche sulla riforma delle istituzioni democratiche e sulla innovazione nelle amministrazioni pubbliche, della associazione "Il Mulino", del board di "Itinerari Charlemagne".


Sintesi audizione

Si è svolta oggi l'audizione di Pier Virgilio Dastoli, Presidente del Movimento Europeo Italia, che ha definito la Conferenza sul futuro dell'Europa uno spazio pubblico deliberativo, un'occasione innovativa che vada oltre la semplice consultazione dei cittadini europei. Tale esercizio dovrà consentire la riapertura del "cantiere" Europa garantendo l'accesso, non solo agli addetti ai lavori, ma a tutti i cittadini, ivi compresi quelli dei paesi candidati e in via di adesione.

Il Presidente ha sottolineato l'importanza di superare il limite dell'unanimità, che spesso ostacola il processo decisionale e causa veti incrociati, ricorrendo anche, se necessario, all'integrazione differenziata. Il Presidente, inoltre, ha evidenziato la necessità che all'esito della Conferenza si apra una fase costituente da parte del Parlamento europeo in collaborazione con i Parlamenti nazionali, per tradurre le deliberazioni della Conferenza e gli orientamenti delle Istituzioni in un progetto di riforma del sistema europeo.

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