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Sicurezza stradale, obbligatorio il sistema eCall per le nuove auto

6 aprile 2018

Una telefonata può salvare la vita. Soprattutto se è automatica dopo che, a seguito di un incidente automobilistico, non si è in grado di chiamare i soccorsi.

Dal 31 marzo 2018 è scattata una rivoluzione per il mondo automobilistico: diventa obbligatorio in tutta Europa il nuovo sistema di emergenza "eCall", abbreviazione di
"emergency call". Il sistema è molto semplice. Dopo un grave incidente, la chiamata d'emergenza si attiva automaticamente. La vettura stabilisce una comunicazione vocale con la centrale dei soccorsi. Se a bordo non risponde nessuno, viene avvisato subito il più vicino servizio di pronto intervento. Quest'ultimo, tramite il satellite di navigazione europeo Galileo, riceve l'esatta posizione Gps della vettura e ulteriori importanti informazioni, come il numero delle persone rilevate a bordo (sulla base dei dispositivi di chiusura delle cinture di
sicurezza scattati) e il senso di marcia dell'automobile, prima dell'incidente.

Secondo i dati forniti dalla Commissione europea, l'allerta lanciata tempestivamente dal servizio "eCall" e la conoscenza delle coordinate relative al luogo dell'incidente consentirebbero di dimezzare i tempi di arrivo dei soccorsi. Ogni anno con questo sistema potrebbero essere salvate 2.500 vittime della strada. Si calcola che nel 2016 siano state 25.500 le persone che hanno perso la vita sulle strade dell'UE, mentre 135mila hanno riportato ferite gravi.

Il nuovo sistema salvavita è obbligatorio per tutte le autovetture nuove e omologate dal 30 marzo 2018. Per i veicoli omologati anteriormente è invece possibile installare a posteriori un sistema "eCall" su base volontaria.

Per quanto riguarda la privacy, la Commissione europea assicura che la chiamata automatica registra solo il tipo di veicolo e di carburante, la tempistica dell'incidente, la posizione esatta del veicolo e il numero di passeggeri.

eCall , sicurezza stradale , 112
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