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Infrazioni, scendono a 85 i casi a carico dell’Italia

30 ottobre 2020

Scendono a 85 le procedure di infrazione a carico dell'Italia dopo le decisioni adottate dalla Commissione europea il 30 ottobre scorso.  

Il Collegio dei Commissari ha deciso, in particolare, la chiusura di undici procedure di infrazione, di un caso pre-infrazione e l'apertura di tre nuovi casi. 

Tra i casi archiviati, la compensazione ed assistenza ai passeggeri in caso di negato imbarco, di cancellazione del volo o di ritardo prolungato; i pacchetti turistici e i servizi turistici collegati; i regimi preferenziali IMU, TASI e TARI per i cittadini italiani pensionati iscritti all'AIRE; il mancato recepimento della direttiva UE 2017/1371 relativa alla lotta contro la frode che lede gli interessi finanziari dell'Unione mediante il diritto penale e della direttiva UE 2017/1852 sui meccanismi di risoluzione delle controversie in materia fiscale dell'Unione Europea.

Le tre procedure aperte dalla Commissione europea riguardano invece la qualità dell'aria ambiente e per un'aria più pulita in Europa, il programma nazionale per la gestione del combustibile esaurito e dei rifiuti radioattivi e i tachigrafi nel settore dei trasporti su strada.

Delle 85 infrazioni aperte, gran parte (65) riguardano casi di violazioni del diritto dell'Unione Europea e quasi la metà (41) si trovano al primo stadio (la cosiddetta "messa in mora"), mentre i settori più interessati sono ambiente (23 casi), trasporti (11), fiscalità e dogane (10).

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