Rassegna Stampa
"Regge l'accordo Europa-Turchia, la rotta balcanica preoccupa meno"
"L'incontro Putin-Erdogan? Importante ma nelle relazioni UE-Turchia cambia poco", così il Sottosegretario Gozi intervistato dal <em>Mattino</em>. "Nessun profugo può varcare le frontiere finchè non viene identificato, gli accordi lo vietano. Le espulsioni? Deve farsene carico l'intera Europa, si è deciso di investire in accordi con gli Stati africani".
"Sbagliato strumentalizzare i rifugiati, ma Bruxelles deve agire sui rimpatri"
<p>"La strumentalizzazione dei "no borders" è inaccettabile. Ai migranti vengono raccontate cose non vere e sono spinti ad azioni pericolose", spiega il Sottosegretario Gozi a <em>Il Messaggero. </em>"UE e Paesi d'origine devono fare di più sui rimpatri, entro l'anno più polizia europea di frontiera, dobbiamo arrivare a un sistema UE di diritto d'asilo".</p>
Gozi: "Polizia UE per i confini più soggetti ai picchi migratori"
<p>«Entro la fine dell'anno l'Ue si doterà di un corpo di polizia di 1.500 uomini che vigilerà sulle frontiere esterne più soggette ai picchi migratori». Lo dichiara a La Stampa il Sottosegretario Sandro Gozi, a Sanremo per una serie di incontri istituzionali.</p>
Un nuovo patto per l'UE
Dobbiamo lavorare per un nuovo Patto Politico per l'Europa, il modo migliore per ricordare 60 anni di pace e di libertà: i 60 anni del trattato di Roma. E i 30 anni della più grande storia di successo europea:il programma Erasmus. Lo scrive il Sottosegretario Gozi nel suo articolo pubblicato su <em>l'Unità</em>.
War room dell'Unione
"Quella di Nizza non è stata solo l'ennesima strage, l'ennesima follia che ci incolla tutti ai teleschermi e sulla rete mentre monta la rabbia. È stato un attacco al cuore dell'Europa, ai suoi valori fondanti, al collante più profondo che ci tiene uniti: libertà, uguaglianza e fratellanza", lo scrive oggi sull'<em>Unità </em>il Sottosegretario Gozi.
Davanti all'incertezza la forza è ancora nell'Unione (Europea)
Da europeisti impegnati e progressisti, diciamo con forza che solo restando uniti potremo frenare la deriva degli euro scettici e populisti. Perché nessuna crisi può essere fronteggiata da soli. Perché la forza è nell'Unione (europea). Perché soltanto agendo insieme si può avere una reale influenza sulle sfide globali. Lo scrivono in un articolo sulla <em>Stampa</em>, i Ministri Linde, Roth e Grech e i Sottosegretari Gozi, Désir, Marquez e Prouza.
"Su migranti e Brexit scelte concrete"
<p>"Ci sarà un nuovo rapporto di partenariato strategico fra Europa e Africa, come chiedeva l'Italia", spiega il Sottosegretario Gozi intervistato da <em>il manifesto</em>. Sul Regno Unito, "è stato scritto nero su bianco che se vorrà concludere qualsiasi accordo nel mercato unico, dovrà accettare tutte le libertà, non solo quelle che piacciono".</p>
Gozi: «Nessun direttorio. Evitiamo la disgregazione»
<p>"Risposte urgenti e lungimiranti" chiede in un'intervista ad <em>Avvenire</em> il Sottosegretario Gozi che si proietta sulle prossime mosse e auspica un'Italia unita nella battaglia per riportare l'Europa ai "valori che l'hanno fondata".</p>
Adesso apriamo il cantiere Europa
"La Brexit apre scenari inediti: seguiranno dei passi formali e dei negoziati, che dovremo condurre con trasparenza e chiarezza, e con dei tempi rapidi. Ma è in momenti come questi che la politica deve rialzare la testa e dimostrare che la storia europea è più forte di chi vuole distruggerla". Così il Sottosegretario Gozi su <em>l'Unità</em>.
Nel nome di Jo Cox vinca l'Unione
<p>Oggi il Regno Unito è chiamato a fare una scelta storica, i cittadini inglesi potranno scegliere se rimanere o meno in Europa. A loro la decisione, loro al bivio. Ma anche noi italiani, noi europei tutti siamo ad un bivio. Perché quello di oggi sarà uno spartiacque che inevitabilmente investirà tutti. In un senso o nell'altro. </p>
