Sondaggio UE, cittadini favorevoli a Conferenza sul futuro dell'Europa

9 marzo 2021

I cittadini europei sono favorevoli all'avvio della Conferenza sul futuro dell'Europa. E' quanto emerge dal primo sondaggio Eurobarometro condotto insieme da Parlamento e Commissione dedicato alla "Indagine speciale Eurobarometro sul futuro dell'Europa", svoltasi tra il 22 ottobre e il 20 novembre 2020 nei 27 Stati membri dell'Unione Europea.

Stando ai risultati del sondaggio, la stragrande maggioranza delle risposte (92%), distribuita fra tutti gli Stati membri, chiede che le decisioni relative al futuro dell'Europa tengano maggiormente conto della voce dei cittadini. È proprio questo lo scopo della Conferenza sul futuro dell'Europa: aprire un nuovo foro pubblico che ospiti un dibattito aperto, inclusivo, trasparente e strutturato con gli europei sulle questioni che ritengono importanti e che incidono sulla loro vita quotidiana.

Tre quarti degli europei pensano che la Conferenza sul futuro dell'Europa avrà un effetto positivo sulla democrazia nell'Unione Europea: il 76% concorda sul fatto che rappresenti un considerevole progresso in tal senso (il 25% è d'accordo totalmente, il 51% tendenzialmente), con una netta maggioranza a favore in tutti gli Stati membri dell'Ue.

Le risposte evidenziano l'opportunità di coinvolgere attivamente persone di ogni estrazione (51%); un ruolo importante spetta ai giovani (47%) così come ai governi nazionali (42%) e agli accademici, specialisti, intellettuali e scienziati (40%). Poco più della metà degli europei (51%) vorrebbe partecipare in prima persona, con le risposte più entusiastiche in arrivo da Irlanda (81%), Belgio (64%), Lussemburgo (63%) e Slovenia (63%).

Ai partecipanti al sondaggio è stato anche chiesto di scegliere gli sviluppi che vorrebbero trovare nel futuro dell'Europa: i due più citati sono stati l'equiparabilità del tenore di vita nei diversi Stati membri (35%) e una maggiore solidarietà tra questi (30%). Prioritarie per gli europei sono anche la definizione di una politica sanitaria comune (25%) e la comparabilità dei parametri nell'istruzione (22%).

 

Conferenza sul futuro dell'Europa
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