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Roma torna a ospitare la mostra "L'Italia in Europa - L'Europa in Italia"

22 febbraio 2020

L'Italia in Europa - L'Europa in Italia, la mostra fotografica interattiva realizzata dal Dipartimento per le Politiche Europee con le foto dell'archivio storico dell'ANSA, è stata inaugurata venerdì pomeriggio 21 febbraio a Palazzetto Mattei in Villa Celimontana, sede della Società Geografica Italiana. La mostra, aperta per la prima volta a Roma il 22 aprile 2017, è tornata nella Capitale arricchita di nuovi contenuti, dopo aver toccato 16 città italiane e coinvolto centinaia di scuole e migliaia di studenti.

L'inaugurazione è stata preceduta dal dibattito "Parliamo d'Europa", a cui hanno partecipato un centinaio di studenti di diversi istituti superiori romani. "Inauguriamo questa nuova tappa della mostra, e si riparte da Roma", ha sottolineato Diana Agosti, Capo del Dipartimento per le Politiche Europee. "Gli studenti sono coloro che scriveranno le pagine della storia di domani. Per questo è importante far conoscere la storia dell'Europa" e in questo senso la mostra è "una macchina del tempo" il cui intento è "far capire cosa significa essere cittadini europei".

"Le foto, a volte, valgono più di un articolo, perché rendono, con un solo scatto, l'importanza del momento storico", ha sottolineato il Vicedirettore dell'ANSA Stefano Polli. In base a questo principio, la mostra "vuole conservare la memoria dei principi e dei valori che sono alla base della costruzione europea".

L'incontro è stato aperto dal coro del Liceo classico Vivona che ha cantato l'"Inno alla gioia" di Ludwig van Beethoven e "The miracle" dei Queen. "Ci piace pensare ad uno stretto legame tra la musica polifonica e l'Unione Europea - ha spiegato Marilena Lopergolo, direttrice del coro - la musica polifonica è l'unione di voci diverse tra loro, ma che attraverso la giusta e ricercata armonia convivono bene insieme. L'UE è come un coro polifonico, si arricchisce delle singole individualità delle nazioni che la compongono".

Nel corso dell'incontro, gli studenti hanno interpellato gli esperti del panel su quesiti riguardanti le sfide dell'Unione Europea: i movimenti euroscettici, la Brexit, le fake news, la Costituzione europea, il ruolo dell'Italia nell'UE, i flussi migratori. Ciò che è emerso come fondamentale è la necessità per l'Europa di riscoprire e difendere i diritti fondamentali e i principi di libertà e solidarietà tra i Paesi europei.

"Spesso i numeri rendono asfittico il percorso europeo", ma gli studenti "riescono a percepire il messaggio che l'Europa innanzitutto è un'idea di libertà", ha sottolineato Massimo Condinanzi, coordinatore della Struttura di Missione per le procedure di infrazione alla normativa UE.  Per i giovani "è importante girare per l'Europa, aprendo gli occhi alle possibilità che offre concretamente per diventare veri cittadini europei", ha spiegato Antonio Sabbatella, coordinarore dell'Ufficio per il coordinamento delle politiche UE. "È quello che auspico anche attraverso le bellissime immagini della mostra".

La mostra resterà aperta fino al 28 febbraio 2020.

L'Italia in Europa , mostra fotografica
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