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Rapporto OLAF, bene azione Italia contro le frodi UE

4 giugno 2015

OLAFNel 2014, l'Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) ha conseguito eccellenti risultati nella lotta contro le frodi in tutta Europa, segno di una sempre maggiore efficienza conseguita negli ultimi anni. E' quanto segnala l'ultimo rapporto dell'OLAF dal quale spiccano alcune cifre.

Il 2014 è stato infatti un anno record con il numero di raccomandazioni più alto, ben 1417, dalla sua creazione. L'Ufficio avvia, in media, il 60% di indagini in più rispetto al 2012 e solo lo scorso anno ha raccomandato alle autorità nazionali della UE il recupero di ben 901 milioni di euro, fondi che dovrebbero essere progressivamente restituiti al bilancio europeo, contribuendo a finanziare altri progetti.

Importante il contributo dell'Italia, tra i Paesi - insieme a Romania e Belgio - in cui si è registrato e perseguito il maggior numero di frodi a danno dei fondi europei, ma anche il Paese più reattivo contro gli illeciti.

Un aumento di denunce, spiega l'OLAF, non necessariamente indica un incremento dei reati, quanto piuttosto la grande efficacia dell'attività investigativa, in particolare grazie alla collaborazione con la Guardia di Finanza (GdF): significativo il dato che il 78% delle raccomandazioni fatte all'Italia si sono trasformate in rinvii a giudizio, un tasso ben più elevato della media UE (53%)

"La nostra struttura - ha spiegato durante la presentazione del rapporto il direttore dell'OLAF, Giovanni Kessler - ha con la GdF una cooperazione eccellente, ormai tradizionale, che ha portato ottimi risultati. Un rapporto molto forte e proficuo che spiega anche i tanti casi di indagini. Con loro s'è stabilito un circolo virtuoso di scambi di informazioni che purtroppo non troviamo in altri Paesi".


Per saperne di più:
Leggi il Rapporto 2014 dell'OLAF
Il Dipartimento nella lotta alle frodi UE

frodi europee
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