26 giugno 2019
Con l'obiettivo di rendere l'Europa una regione all'avanguardia a livello mondiale nel campo del supercalcolo, l'Impresa comune europea per il calcolo ad alte prestazioni (EuroHPC) ha selezionato otto siti che ospiteranno i primi supercomputer europei. Tra questi vi è anche Bologna. I centri in cui saranno ubicate le macchine per l'elaborazione dei dati e delle informazioni sosterranno diversi settori, come la progettazione dei medicinali, la bioingegneria, la meteorologia e lo studio sui cambiamenti climatici.
Inoltre, la presenza dei supercomputer su suolo europeo permetterà di svolgere un più accurato sviluppo dell'intelligenza artificiale, e un approfondimento sulle tematiche relative alla cybersecurity.
I futuri progetti
L'Impresa comune europea per il calcolo ad alte prestazioni (EuroHPC) è stata istituita dalla Commissione europea nel novembre 2018, per dotare l'Unione di una infrastruttura di supercalcolo entro la fine del 2020.
Nella seconda metà del prossimo anno i supercomputer dovrebbero diventare operativi per utenti europei provenienti dal mondo accademico, dall'industria e dal settore pubblico. Saranno collegati alla rete paneuropea ad alta velocità GEANT, e verranno installati nei siti selezionati dopo la firma della convenzione tra la Commissione europea e i centri ospitanti.
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