25 agosto 2014

"L'Italia chiede coerenza alla UE: la frontiera mediterranea è una frontiera comune e occorrono azioni comuni a partire da un aumento dei fondi e delle capacità operative di Frontex, che deve effettivamente sostituire Mare nostrum. Su questo stiamo lavorando". Lo ha detto a Rimini il Sottosegretario Sandro Gozi a margine del meeting di Comunione e Liberazione dove stamane ha partecipato all'incontro 'L'immigrazione e il bisogno dell'altro: Italia, Europa, mondo'.

"Lavoriamo intensamente - ha proseguito Gozi - perché la risposta della UE sia positiva e l'Unione sia coerente con quanto è stato detto al vertice di fine giugno in cui si è chiaramente indicata una assunzione di responsabilità condivisa per fare fronte all'immigrazione nel Mediterraneo".

Gozi ha ricordato il ruolo svolto dall'Italia attraverso Mare Nostrum: "Ha salvato 120 mila vite umane e ha consentito di arrestare 500 trafficanti di uomini. L'Italia da sola ha dimostrato cosa dovrebbe fare la UE tutta insieme. Il Mediterraneo non può essere un cimitero dell'indifferenza e dell'egoismo della UE ma un luogo dove l'Europa deve dimostrare di esistere effettivamente".

E  l'Europa deve intervenire per "una mediazione tra le forze in campo in Libia. Perché molti dei problemi dell'ondata migratoria a cui assistiamo derivano dal fatto che quel paese sia fuori controllo".

Sul fronte economico, Gozi ha ricordato come "abbiamo indicato che l'Unione Europea deve applicare pienamente le regole e non solo le politiche legate all'austerità. Crescita e lotta alla disoccupazione sono una priorità per l'Europa, le regole per la crescita vanno applicate nei Paesi che fanno serie riforme strutturali come l'Italia".

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