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Gozi: Italia toglie la riserva sulla revisione di bilancio UE

7 marzo 2017

L'Italia ha tolto la riserva, posta a novembre scorso, sulla revisione di medio termine del bilancio pluriennale della UE 2014-2020 che, a tetti di spesa invariati, prevede la riallocazione di risorse per l'immigrazione, la sicurezza, la crescita e la lotta alla disoccupazione. Lo ha annunciato il Sottosegretario alle Politiche e agli Affari europei, Sandro Gozi, al termine del Consiglio Affari generali dell'UE, spiegando come ad influire sia stata anche la volontà di "fare passi avanti ed eliminare i punti di attrito" in vista di "appuntamenti importanti" come "la Dichiarazione di Roma, che ci ha portato ad avere un atteggiamento più costruttivo".

Rispetto alla proposta di compromesso presentata a dicembre non ci sono stati cambiamenti numerici ma "l'elemento completamente nuovo è stato l'impegno politico della Commissione a utilizzare i margini di spesa ancora disponibili, che aumentano a 3,2 miliardi di euro per l'intero periodo 2017-2020, per finanziare i programmi per la gestione dei flussi migratori e per intervenire su occupazione giovanile, formazione e sicurezza".

Gozi ha poi auspicato, in vista del vertice del 25 marzo a Roma, che "come è stato detto ieri al vertice di Versailles tra Gentiloni, Hollande, Merkel e Rajoy, si riaffermi la volontà di unità a 27, il senso della necessità e dell'urgenza di rafforzare l'Unione Europea rispetto alle sfide interne e globali".

Per il sottosegretario, si deve anche prevedere l'Europa a più velocità, arrivando a un "accordo a utilizzare le possibilità offerte dal Trattato se ci sono dei governi che ritengono che si debba procedere più speditamente per raggiungere gli obiettivi comuni e le nuove priorità". In primo piano, secondo Gozi, il tema dell'unione sociale che rappresenta "un obiettivo di rilancio dell'integrazione europea. Vorremmo che a Roma tutti i governi si impegnassero per il lancio finalmente di un'unione sociale, cioè per attuare gli obiettivi di prorgesso economico e sociale, di lotta contro l'esclusione sociale e la disoccupazione che sono indicati dai Trattati ma su cui l'UE non si è mai impegnata a sufficienza. L'altro tema, è l'Europa della difesa: è importante attuare i primi passi concordati in dicembre" sul piano d'azione oltre a "lavorare ancora di più per un'Europa che prenda il controllo dell'immigrazione".

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