27 maggio 2014
"Stasera si apre una prima discussione sulla designazione del Presidente della Commissione europea e sul processo che dovrà poi portare al voto formale del Parlamento UE. E' chiaro che il grande risultato ottenuto in Italia, consente al Presidente del Consiglio Matteo Renzi di esercitare un peso importante in Europa non solo per le prossime nomine ma soprattutto per chiedere un cambiamento delle politiche europee, a partire dalla crescita e dalla lotta contro la disoccupazione, che sono fin qui mancate e che ora l'Europa dovrà mettere al centro della sua azione". Così il Sottosegretario Sandro Gozi, intervistato da Radio Capital, a poche ore dal vertice informale dei capi di Stato e di Governo dedicato ai nuovi assetti delle istituzioni europee all'indomani delle elezioni, a cui parteciperà il Presidente del Cosiglio Renzi.
"Da stasera - ha spiegato Gozi - vogliamo cominciare a parlare delle politiche e dei temi. E su questo abbiamo delle priorità molto chiare: appunto, la crescita e l'occupazione, ma anche l'agenda digitale, la politica industriale, una forte posizione europea nella lotta contro il cambiamento climatico, il Mediterraneo e l'immigrazione. Vogliamo parlare di queste cose e siamo disposti ad accettare di nominare ai vertici delle istituzioni europee quelle personalità che si impegnano su queste priorità".
Il Sottosegretario Gozi ha quindi ricordato che occorre "uscire da un approccio rigorista che è stato tra l'altro sanzionato dagli elettori europei" e si è detto convinto che "da una parte il nostro successo, dall'altra il successo degli alleati socialdemocratici di Angela Merkel" spingerà la Cancelliera tedesca a "un cambio di passo". Senza dimenticare "l'affermazione delle forze euroscettiche che non è così forte da bloccare il funzionamento del Parlamento europeo, ma è significativo per spingere l'Europa a cambiare finalmente le proprie politiche".