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Futuro dell'Europa: seconda plenaria della Conferenza dedicata alle raccomandazioni dei cittadini

15 marzo 2022

La plenaria della Conferenza è tornata a riunirsi, per la seconda volta, l'11 e 12 marzo per discutere le raccomandazioni presentate dai panel europei di cittadini. 

All'incontro hanno partecipato e sono intervenuti anche rappresentanti dei rifugiati in fuga dalla guerra in Ucraina, deputati della Verkhovna Rada dell'Ucraina ed esponenti dell'associazione PromoUkraina per condividere le loro opinioni. Hanno partecipato anche rappresentanti dei Balcani occidentali.

Intervenendo durante la plenaria, Bozhena Boriak, una delle cittadine ucraine fuggite dal suo Paese per la guerra, ha ricordato come "scappando dall'Ucraina mia figlia teneva in mano un fiore, un fiore che manda un messaggio: siamo tutti petali tutti attaccati allo stesso bulbo, l'Ucraina è uno dei petali di quel fiore chiamato Europa. Per favore aprite la porte dell'adesione dell'Ucraina all'Ue, non solo per mia figlia ma per i vostri stessi figli". Mentre interveniva, Bozhena Boriak mostrava all'emiciclo una foto ritraente sua figlia che stringe un fiore durante il viaggio di esodo verso la Polonia.

La Conferenza plenaria ha discusso, in particolare, le raccomandazioni di due gruppi di cittadini europei:

  • il panel che si occupa dell'UE nel mondo/migrazione che ha preparato 40 raccomandazioni
  • il panel che si occupa di un'economia più forte, giustizia sociale e occupazione/Istruzione, cultura, gioventù e sport/Trasformazione digitale che ha definito 48 raccomandazioni

Tra gli interventi, Laura Maria Cinquini, studentessa di Prato di 23 anni - una dei cittadini selezionati a partecipare alla Conferenza sul Futuro dell'Europa - ha sottolineato che "la migrazione non deve essere combattuta come un problema ma vista anche come risorsa preziosa per il futuro dell'Europa se gestita a livello unitario. Raccomandiamo infatti di prendere in considerazione le necessità del mercato del lavoro europeo e di sostenere la migrazione di lavoratori qualificati e di promuovere l'integrazione professionale e culturale e anche con un sistema unico europeo per il riconoscimento delle qualifiche professionali ed accademiche". Cinquini, nel presentare ad eurodeputati e rappresentanti della Commissione le proposte raccolte dal gruppo di lavoro sulla migrazione, ha suggerito anche "di creare un sistema di screening direttamente nei Paesi di partenza al fine di identificare in anticipo chi è idoneo per quale lavoro e in quale Paese europeo. Al tempo stesso - ha concluso la studentessa - per affrontare i timori dei cittadini europei legati alla migrazione economiche riteniamo che sia necessario rinforzare il ruolo dei sindacati a livello transnazionale e l'armonizzazione delle condizioni di lavoro in tutta l'Ue per soprattutto per quanto riguarda l'orario di lavoro ed il salario minimo", ha concluso la studentessa.

Il 25 e 26 marzo la plenaria della Conferenza elaborerà le sue proposte, che saranno basate sulle raccomandazioni dei panel di cittadini, sia nazionali sia europei, sugli input raccolti attraverso la piattaforma digitale multilingue e sui dibattiti che hanno avuto luogo in sede di plenaria e nell'ambito dei gruppi di lavoro, raggruppati per temi.

Conferenza sul futuro dell'Europa
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