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Aiuti di Stato, Commissione UE approva tre regimi per PMI colpite dall'emergenza coronavirus

3 agosto 2020

La Commissione europea ha approvato tre regimi di aiuti di Stato italiani con un bilancio complessivo di 6 miliardi di euro. Si tratta principalmente di incentivi per la ricapitalizzazione, da parte di investitori privati, delle piccole e medie imprese (PMI) colpite dall'emergenza coronavirus.

I tre regimi sono stati direttamente approvati rispettivamente a norma dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera b), del trattato sul funzionamento dell'Unione Europea e del quadro temporaneo per gli aiuti di Stato.

Questi regimi, tra loro complementari e intesi a incentivare la mobilitazione di investimenti privati, comportano:

  • nell'ambito del primo regime, una sovvenzione associata a un credito d'imposta. Gli investitori privati che conferiscono capitali nelle imprese colpite avranno diritto a beneficiare di un credito d'imposta pari fino al 20% dell'importo investito. Gli aiuti nel quadro di questo regime saranno quindi concessi sia all'investitore (che beneficia dell'agevolazione fiscale) sia all'impresa beneficiaria (destinataria dell'investimento);
  • nel caso della seconda misura, un regime di credito d'imposta, in base al quale le imprese stesse beneficiano di un credito d'imposta pari fino al 30% dell'aumento di capitale;
  • nel caso del terzo regime, infine, un sostegno pubblico che si concretizzerà in prestiti subordinati.

Tutti i regimi saranno accessibili alle imprese che hanno subìto una grave riduzione dei ricavi a marzo e ad aprile 2020, a condizione che venga approvato e attuato un aumento di capitale.

Queste misure mirano a migliorare l'accesso ai finanziamenti esterni da parte delle imprese più gravemente colpite dall'impatto economico dell'emergenza coronavirus: si tratta quindi di un contributo volto a garantire la prosecuzione dell'attività imprenditoriale.

La Commissione ha concluso che gli aiuti alle imprese beneficiarie nell'ambito dei tre regimi sono compatibili con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo. In particolare,

  1. per quanto concerne i primi due regimi, gli aiuti non supereranno 800mila euro impresa (eccetto che nel settore dell'agricoltura primaria e in quello della pesca e dell'acquacoltura, settori in cui si applicano rispettivamente i limiti di 100mila euro e 120mila per impresa;
  2. per quanto concerne il terzo regime, gli aiuti non supereranno il 12,5% del fatturato del beneficiario nel 2019, come previsto dal quadro temporaneo. Gli aiuti alle imprese nel quadro di questi tre regimi sono limitati nel tempo e possono essere concessi solo entro la fine del 2020.

(fonte: Commissione europea)

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