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A dicembre indicazioni precise sul piano investimenti da 300 miliardi di euro

24 settembre 2014

"Noi vorremmo che già al vertice del Consiglio europeo di dicembre ci siano indicazioni più precise sul piano triennale da 300 miliardi di euro annunciato dal presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, per il 2015". Lo ha dichiarato oggi il Sottosegretario Sandro Gozi a Bruxelles dove ha presentato le priorità del semestre italiano di Presidenza del Consiglio UE alla Commissione Mercato interno e protezione dei consumatori del Parlamento europeo.

Gozi ha sottolineato come "in Italia abbiamo eliminato la retorica dell'Europa come vincolo esterno, la retorica del 'ce lo chiede l'Europa', e questo perché in primo luogo non è vero e in secondo luogo perché è controproducente. In Italia, come in altri Paesi dell'UE, c’è una non consapevolezza dei benefici dell'Europa e, in tempi di crisi, è importante spiegare quali e quanti sono i benefici dell'Europa per i cittadini".

"La Presidenza italiana - ha spiegato - si impegnerà per abbattere le barriere del mercato interno, per metterlo interamente al sevizio della crescita, della creazione dei posti di lavoro e dell'aumento di competitività. Dobbiamo fare ancora molto per incentivare la mobilità dei lavoratori e fare in modo che le PMI traggano un vero vantaggio dalla nuova economia".

Per Gozi, "occorre lavorare anche per superare i compartimenti stagni che dividono i dossier collegati al tema del lavoro, divisioni che oggi non assicurano sempre il raggiungimento di obiettivi ambiziosi. Alcuni temi, infatti, richiedono un'analisi il più orizzontale possibile e il Consiglio Competitività dell'UE è la sede migliore. Da questo punto di vista, pensiamo sia opportuno ripensare il Consiglio Competitività, ad esempio con un coordinamento con l'Ecofin per migliorarne il funzionamento".

"In tema di agenda digitale - ha concluso Gozi - vorremmo che ogni anno il vertice del Consiglio europeo di ottobre valutasse lo stato di attuazione delle politiche per l'agenda digitale. Vorrei ricordare, a questo proposito, l'importanza del dibattito sui digital skills, le competenze dei cittadini europei nel settore".

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