Rassegna Stampa
«Non vogliamo solo ricordare il passato ma rilanciare da qui i valori dell'Europa»
«A Roma nel 2017 non solo per celebrare il passato, ma per rilanciare i valori dei padri fondatori, perché l'Europa ritrovi la propria anima che ha perso come l'ha persa Roma. E perché anche Roma la ritrovi». Così il sottosegretario Gozi in una intervista al <em>Messaggero</em>.
L'agenda italiana per riformare l'Europa
<p>Nei prossimi anni ci saranno il referendum inglese, le elezioni in Francia e Germania, l'anniversario del Trattato di Roma. Serve «governance» più democratica su temi economici, di sicurezza, di difesa dei diritti fondamentali. Lo scrive il Sottosegretario Gozi in un articolo pubblicato sul <em>Corriere della Sera</em>.</p>
«Serve più coordinamento»
<p>«Più coordinamento e condivisione, a livello europeo e nazionale, con il supporto delle nuove tecnologie». Sono queste, secondo Sandro Gozi, sottosegretario alle Politiche e agli Affari europei, le strade da seguire per intensificare gli sforzi nella lotta alle frodi ai danni del bilancio comunitario. Intervista al <em>Sole 24 Ore</em>.</p>
Gozi: la crisi va risolta a livello UE
"Anche la Germania ha capito che da soli, senza Europa, non ce la possiamo fare", spiega il Sottosegretario Gozi a QN. "La sospensione di Schengen? I tedeschi hanno applicato le regole, che prevedono una sospensione della libera circolazione temporanea e limitata in casi eccezionali. Ora dobbiamo varare politiche comuni che superino i veti nazionali".
«Basta miopia: i muri cadono in pochi giorni»
<p>«La lezione di questa crisi è che i muri, il filo spinato sono una falsa soluzione. La barriera ungherese al confine è caduta in pochi giorni», spiega il Sottosegretario Gozi al <em>Mattino</em>. «La Germania? Ora che crisi ha investito il centro dell'Europa, viene sulle posizioni che il governo Renzi difende da un anno. Ma tale principio deve valere sempre».</p>
Non è questa la nostra Unione
Ha fatto bene il Presidente del Consiglio, di fronte al monito lasciato filtrare a Bruxelles da "fonti anonime" e riferite all'annunciato taglio delle tasse sugli immobili, a ribadire che è l'Italia a decidere quando, cosa e dove tagliare. Lo scrive il Sottosegretario Gozi in un articolo su <em>l'Unità</em>.
"Sbagliato alzare muri ma sì a regole comuni per asilo e rimpatri"
«Le decisione sull'area Schengen le prendono gli Stati che ne fanno parte. E non chi ne sta fuori, come il Regno Unito». Così il Sottosegretario Sandro Gozi, sottosegretario con delega alle Politiche Europee, sulla proposta del Regno Unito di abolire la libera circolazione nell'UE.
Immigrati, oltre Dublino
<p>"Purtroppo in Italia l'immigrazione è diventata una questione di pancia. Dobbiamo sforzarci di essere ragionevoli, superando becero populismo e inutile buonismo", scrive il Sottosegretario Gozi su <em>l'Unità</em>. "Occorre in primo luogo superare Dublino, introducendo il concetto di "status europeo del rifugiato".</p>
«Abbiamo ottenuto la redistribuzione ma l'Europa non può accogliere tutti»
<p>Il sottosegretario Gozi al <em>Messaggero</em> spiega: "Gli accordi di Dublino sono obsoleti, l'emergenza immigrazione è un problema europeo che solo con politiche europee può essere risolto. Lo ha capito anche Merkel". E su Schengen avvisa: "Se mettiamo in discussione la libera circolazione delle persone facciamo un grosso danno all'Europa rinata dopo Auschwitz".</p>
«Frontex, numeri da flop. Ridiscutere le regole UE»
<p>"Siamo di fronte a qualcosa di imprevisto, nella più grande crisi migratoria del Dopoguerra", spiega il Sottosegretario Gozi al <em>Mattino</em>. Ma ricorda: "Un anno fa Roma e Berlino erano agli antipodi, ora siamo sulle stesse posizioni".</p>