Rassegna Stampa
Servono convergenze per rafforzare l'Unione Europea
<p><img src="http://www.politicheeuropee.it/images/2055.jpg" alt="Sandro Gozi e Harlem Désir" width="197" height="98" />La moneta unica non è solo mezzo di scambio, rappresenta l'ambizione di un'identità condivisa. Dobbiamo compiere un passo ulteriore, quello del passaggio dall'Unione economica e monetaria all'Unione politica, dall' «euro-moneta» all'«euro-politico». Lo scrivono oggi sul <em>Corriere della Sera</em>, in un articolo a firma congiunta Sandro Gozi e Harlem Désir.</p>
"L'Eurogruppo funziona molto male. E' necessario cambiare"
<p>Intervistato dal quotidiano portoghese <em>Expresso</em>, il Sottosegretario Gozi spiega che "la zona euro è un problema di democrazia, efficienza e una capacità economica". L'Italia si trova sulla stessa lunghezza d'onda della Francia e insieme vogliono riformare la zona euro. Il Portogallo pure.</p>
Il rilancio di Gozi: «Le prossime decisioni con referendum in tutta l'Unione»
«Le prossime grandi decisioni in materia monetaria, economica o di sviluppo dovranno essere sottoposte nello stesso giorno a tutti i cittadini degli stati membri», spiega il Sottosegretario Gozi in un colloquio con il <em>Corriere della Sera</em>. «Dal 2017 potremmo avanzare con coraggio una revisione dei trattati, stabilendo da subito obiettivi di crescita e di sviluppo».
Negoziato e riforme
<p><img src="http://www.politicheeuropee.it/images/1818t.jpg" alt="Sandro Gozi" width="100" height="78" />"Solo una vera democrazia sovranazionale potrà salvare l'Europa e gli Stati europei dalla morsa micidiale di tecnocrazia e populismo", scrive il Sottosegretario in un commento pubblicato su <em>l'Unità</em>. "Senza un'Europa federale e democratica, perderemo sia l'Europa che gli Stati, e saremo condannati a subire le decisioni delle altre potenze globali, dall'America all'Asia".</p>
Gozi: terza via fra tecnici e populisti
Il Sottosegretario Gozi intervistato da <em>QN</em> invita Tsipras a presentare la sua proposta, ritiene che sia interesse di tutti che la Grecia non abbandoni l'euro e spiega: "Questo referendum dimostra che è arrivato il momento di ridiscutere il governo della nostra moneta. Deve diventare più democratico e più trasparente. Noi, come Italia, abbiamo già fatto proposte".
Gozi: «Perdere la Grecia? La UE non può permetterselo, eurozona cadrebbe a pezzi»
«Stiamo facendo riforme importanti, crediamo possa farle anche Tsipras. Su pensioni, evasione e Iva dovrà essere convincente», spiega il Sottosegretario Gozi ad <em>Avvenire</em>. E su immigrazione: «Dublino? Regole obsolete. Ripartire gli "asilanti" è un primo passo. Chi non ha diritto va rimpatriato»
Migranti, ultimatum di Gozi all'UE: «Se non ci aiuta ognuno per sè»
<p>«O l'Europa decide di esistere su temi fondamentali come l'immigrazione, oppure anche noi cambiamo atteggiamento», dice il Sottosegretario Gozi intervistato da <em>QN</em>. E rivendica il ruolo di primo piano dell'Italia sui tavoli che contano. Nel summit del 25 giugno, «sarà sancito l'accordo sulla redistribuzione dei rifugiati, accordo operativo già a luglio».</p>
"Una volta risolta la crisi greca l'euro va sottratto ai tecnocrati"
<p>«Dobbiamo risolvere rapidamente il caso greco per poterci concentrare, al vertice europeo di fine giugno, sui nuovi e più ampi processi di riforma dell'Unione. Dobbiamo sancire l'irreversibilità dell'euro per poi costruire una nuova Europa su basi più solide». Così il sottosegretario Gozi intervistato da <em>Repubblica</em>.</p>
Europa, quegli scossoni che facilitano il rilancio di una nuova governance
<p>"All'interno dell'Unione tutte le crisi portano sempre allo stesso punto: per salvare l'Europa bisogna cambiarla radicalmente. E mai un momento si è rivelato più adatto di questo per riuscirci. L'Europa ha bisogno di più consenso, di più politica, cioè, in definitiva, di un modo di funzionare diverso da quello attuale", scrive sul <em>Sole 24 Ore</em> il Sottosegretario Gozi.</p>
"Non basta inviare navi e militari. Europa miope sull'immigrazione"
Il sottosegretario Gozi intervistato da <em>La Stampa</em>: "Ora c'è un cambiamento, ma deve essere rapido. L'agenda europea sull'immigrazione non è un menu dove si sceglie la portata. E un pasto completo. C'è il controllo rafforzato delle frontiere esterne, il soccorso in mare, la cooperazione di polizia per l'identificazione degli stranieri, ma anche la redistribuzione dei richiedenti asilo. Il mosaico regge solo se ci sono tutte le tessere".