Rassegna Stampa
Gozi: "Sbagliato isolarsi, la priorità è collaborare sulle frontiere esterne"
Il sottosegretario Gozi a <em>La Stampa</em>: "Serve subito una polizia europea. La riforma di Dublino? Un passo avanti, i rifugiati vanno ridistribuiti. Italia sempre sotto osservazione? Stiamo smontando i pregiudizi contro di noi: sulle frodi 15 Paesi mi hanno chiesto un incontro per studiare il nostro modello di prevenzione".
Gozi: "In Europa siamo entrati in una nuova fase. Vi spiego perché"
Il sottosegretario Gozi intervistato da <em>l'Unità</em>: "Il nostro Paese sta portando avanti politiche nuove su crescita, immigrazione e asilo: è interesse della Commissione europea avere un'Italia con un ruolo così innovativo".
«Le barriere sono solo un danno economico, il vero problema sono le frontiere esterne»
Il sottosegretario agli Affari europei Sandro Gozi, intervistato dall'<em>Avvenire</em> risponde a Vienna: «Basta farsi influenzare dal dibattito politico interno, il vero problema sono le frontiere esterne». E rilancia: «Subito polizia e guardia costiera UE, rimpatri e reinsediamenti». Italia pronta ad affrontare l'estate, «ma Bruxelles si muova con la Libia come ha fatto con la Turchia».
Ma c'è anche un' altra Europa
"C'è un'Europa che non si arrende, che lotta e continua a costruire un domani migliore. Questa Europa è a Elaionas, in Grecia: sabato ero lì", scrive Gozi sull'<em>Unità</em>. "E ieri, dopo Atene, eravamo a Roma, alla Camera dei Deputati. Perché la storia dell'Unione è nata a Roma, con i Trattati del 1957, di cui celebreremo il sessantesimo anniversario nel 2017".
Così costruiremo una nuova Europa
Articolo pubblicato su <em>la Repubblica </em>a firma di Gozi, Grech, Hubner, Koenders e Korcok che domani parteciperanno alla conferenza "Da Roma a Lisbona e oltre". "Occorre una risposta rapida e adeguata per ognuna delle sfide che l'UE deve affrontare. L'Europa deve ritrovare un nuovo slancio politico. Ripensare la propria missione. E possibilmente riformare il proprio funzionamento"
Gozi: occhio alle frontiere esterne «Lì serve la polizia europea»
"Abbiamo ottenuto l'impegno che entro giugno la UE crei un corpo di polizia per le frontiere esterne. E lì che dobbiamo rafforzare la gestione e i rimpatri di chi non ha il diritto di restare. Rafforzare i controlli all'interno della UE è un grosso sbaglio", spiega Gozi a QN. "Venerdì con la presidenza olandese andremo in Grecia per vedere come funziona l'accordo con la Turchia".
Cosa fare per sconfiggerli
Più che le diverse ragioni della violenza, devono interessarci le nostre risposte. La prima deve essere di grande unità, nazionale ed europea. Di fronte ai barbari dobbiamo fare prova di nervi saldi e solidità democratica. Così scrive il Sottosegretario Gozi in un articolo su <em>l'Unità</em>.
«Spese per sicurezza fuori dal deficit»
<p>Il Sottosegretario Gozi, intervistato da <em>Avvenire: </em>"Si apra la discussione in sede UE, il terrorismo è evento eccezionale". E su misure europee chieste dall'Italia spiega: "Serve una vera condivisione delle informazioni d'intelligence, con la creazione di banche dati europee, e la tracciabilità e il controllo dei flussi di denaro, per individuare quelli legati all'Isis".</p>
Cara Angela ora serve l'Europa
"La prima lezione che possiamo trarre" dalle elezioni in Germania "è netta: l'Europa debole, che esita, che perde tempo non conviene a nessun partito di governo", spiega il Sottosegretario Gozi in un articolo su <em>l'Unità</em>. "Ora diventa ancora più urgente costruire una vera politica europea per l'immigrazione e l'asilo".
L'Europa della cittadinanza
<p>"Rilanciare l'Europa partendo dai valori fondamentali, dalle nuove opportunità e dalla cittadinanza attiva. E' l'impegno che ci siamo assunti al Vertice di Venezia: italiani e francesi uniti per lottare contro la dittatura della paura e rifondare l'Europa della speranza". Lo scrive su <em>l'Unità</em> il Sottosegretario Gozi.</p>