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Amendola: "E' l'ora dell’Europa. Sì a un negoziato, ma intransigenti di fronte a nazionalismo di Putin"

4 marzo 2022

Dobbiamo avere "il coraggio del dialogo e fare di tutto per riavviare i negoziati, per salvare i civili ucraini e la loro libertà. La tregua temporanea per i corridoi umanitari, se attuata, è un primo passo, ma non basta. La velleità nazionalista russa di saldare conti del passato è un pericoloso salto nel buio". Così il Sottosegretario agli Affari Europei, Vincenzo Amendola, al Corriere della Sera.

"Putin vuole essere un attore globale, dimostrando con armi e pretesti la sua statura. Ma la Russia non è Putin. La Russia ha la testa, la storia e il futuro economico in Europa. Non possiamo accettare di vivere da assediati, di essere vittime del revanscismo miope e scellerato di Putin", spiega il Sottosegretario Amendola.

La crisi in Ucraina, aggiunge Amendola, "è un banco di prova decisivo. Il tentativo di annessione va fronteggiato con sanzioni dure e col pragmatismo di chi è sempre pronto al negoziato per fermare il massacro dei civili. Questa è l'ora dell'Europa". E aggiunge: "Come Europa siamo uniti per fermare questo tentativo di annessione dell'Ucraina alla Russia, è un'avventura militare scellerata quella del presidente Putin e con le sanzioni e con il sostegno alle forze ucraine l'Europa ha dimostrato grande unità". 

Arriveranno "giorni ancora più drammatici, come ha detto il presidente Macron, e per questo l'unità europea e il sostegno al popolo ucraino nelle loro libertà e nel loro diritto alla sovranità è fondamentale". 

Il prezzo di questa guerra colpirà tutti "non soltanto l'Italia. È urgente un piano energetico europeo su acquisti e stoccaggi e va rivista la governance economica dei 27". L'UE "deve essere all'altezza della storia che stiamo vivendo" sottolinea. Abbiamo "l'irripetibile opportunità di diventare un'istituzione coesa che sa affrontare tutte le emergenze: energia, industria, difesa, oltre a una gestione finalmente solidale dei profughi".

 

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