Governo italiano
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Decreto di organizzazione 25 maggio 2016

IL SOTTOSEGRETARIO DI STATO

VISTA la legge 24 dicembre 2012, n. 234, recante norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea;

VISTA la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante la disciplina dell'attività di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri;

VISTO il decreto del Presidente della Repubblica del 3 luglio 1997, n. 520, recante norme per l'organizzazione dei dipartimenti e degli uffici della Presidenza del Consiglio dei Ministri e per la disciplina delle funzioni dirigenziali;

VISTO il decreto legislativo in data 30 luglio 1999, n. 303 e in particolare l'articolo 3, recante l'ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri, e successive modificazioni ed integrazioni;

VISTO il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche;

VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 28 febbraio 2014 di nomina dell'On. Sandro Gozi a Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri;

VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 23 aprile 2014, con il quale al Sottosegretario di Stato On. Sandro Gozi sono state delegate le funzioni in materia di politiche e affari europei;

VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 7 ottobre 2014 recante l'organizzazione degli uffici di diretta collaborazione del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, On. Sandro Gozi;

VISTO il decreto del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, On. Sandro Gozi 4 febbraio 2015 recante la struttura dipartimentale;

VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 1 febbraio 2016, di modifica del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 1 ottobre 2012, recante "Ordinamento delle strutture generali della Presidenza del Consiglio dei Ministri", e in particolare l'articolo 18, con cui è stato individuato il numero massimo di Uffici e Servizi in cui si articola il Dipartimento per le politiche europee;

RITENUTO pertanto di dover procedere all'adeguamento della struttura dipartimentale per potenziare il coordinamento in materia di aiuti di Stato, nel contesto di un rinnovato rapporto di collaborazione con la Commissione europea in materia e per una più consona razionalizzazione e funzionalità degli uffici;

INFORMATE le organizzazioni sindacali;

DECRETA


Art. 1
Ambito della disciplina

1. Il presente decreto disciplina l'organizzazione interna del Dipartimento per le politiche europee, di seguito denominato Dipartimento, secondo quanto previsto negli articoli seguenti.


Art. 2
Competenze

1. Il Dipartimento è la struttura di supporto di cui il Presidente del Consiglio dei Ministri si avvale, ai sensi dell'articolo 3 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303, per le attività inerenti all'attuazione delle politiche generali e settoriali dell'Unione europea e degli impegni assunti nell'ambito di questa, nonché per le azioni di coordinamento nelle fasi di predisposizione della normativa dell'Unione europea.

2. In particolare il Dipartimento provvede agli adempimenti riguardanti:

a) il coordinamento, nella fase di predisposizione della normativa dell'Unione europea, delle amministrazioni dello Stato competenti per settore, delle regioni e delle province autonome, degli operatori privati e delle parti sociali interessate, al fine di definire la posizione italiana da sostenere, in raccordo con il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, in sede di Unione europea;

b) l'espletamento delle attività funzionalmente necessarie allo svolgimento delle competenze attribuite al Comitato interministeriale per gli affari europei, provvedendo agli adempimenti preliminari e conseguenti alle relative riunioni;

c) le attività necessarie ad assicurare, durante il procedimento normativo in sede di Unione europea, la sua costante analisi, anche al fine di consentire il regolare aggiornamento delle posizioni italiane;

d) la predisposizione, l'iter parlamentare e l'attuazione delle leggi e degli altri provvedimenti di adeguamento dell'ordinamento italiano alle norme dell'Unione europea;

e) le attività connesse allo svolgimento della sessione europea della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano e della Conferenza Stato-città e autonomie locali, in coordinamento con le strutture di segreteria delle predette Conferenze, nonché al coordinamento delle attività delle regioni e delle province autonome in sede di Unione europea, in raccordo con il Dipartimento competente per gli affari regionali e le autonomie;

f) il coordinamento e il monitoraggio della corretta e tempestiva attuazione delle normative dell'Unione europea da parte delle amministrazioni pubbliche, nonché delle azioni necessarie per prevenire il contenzioso dinanzi alla Corte di giustizia dell'Unione europea;

g) il coordinamento, in raccordo con il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, e con l'Avvocatura generale dello Stato, delle decisioni da prendere in materia di ricorsi alla Corte di giustizia dell'Unione europea e di partecipazione dell'Italia ai procedimenti dinanzi a detta Corte;

h) la cura, in raccordo con l'Avvocatura generale dello Stato, delle azioni necessarie all'adeguamento coerente e tempestivo delle amministrazioni pubbliche agli atti dell'Unione europea e alla prevenzione del contenzioso dinanzi alla Corte di giustizia dell'Unione europea, nonché ad assicurare le condizioni, in fase di contenzioso, di un'adeguata difesa delle posizioni nazionali e la puntuale attuazione delle pronunce della Corte di giustizia;

i) la predisposizione della documentazione e la preparazione delle relazioni periodiche da trasmettere al Parlamento e ad altre istituzioni, previste dalla normativa vigente nelle materie di competenza del Dipartimento;

l) il coordinamento, d'intesa con il Ministero dell'economia e delle finanze, necessario alla preparazione del Programma nazionale di riforma nell'ambito della Strategia "Europa 2020";

m) l'istruttoria degli affari relativi alle questioni europee di propria competenza per le determinazioni del Consiglio dei Ministri, verificandone l'attuazione;

n) la preparazione delle riunioni del Consiglio UE Competitività, per la sessione relativa al mercato interno, nonché, d'intesa con le amministrazioni interessate, delle riunioni delle altre sessioni e delle altre formazioni del Consiglio UE, relative a singole questioni per le quali occorra garantire la presenza del Governo e il cui oggetto non rientri nelle competenze di altre amministrazioni;

o) la cura e il coordinamento, in raccordo con le amministrazioni interessate, delle attività inerenti alla definizione delle politiche dell'Unione europea nel settore del mercato interno;

p) la cura e il coordinamento, in raccordo con le amministrazioni interessate, delle attività inerenti alla definizione delle politiche dell'Unione europea nel settore delle regole relative agli aiuti pubblici alle imprese e alla loro attuazione in Italia;

q) l'informazione e la comunicazione sulle attività dell'Unione europea e sulla partecipazione ad essa dell'Italia, e in particolare la diffusione delle notizie relative alla normativa di adeguamento dell'ordinamento interno alle norme dell'Unione europea che conferiscono diritti ai cittadini dell'Unione o ne agevolano l'esercizio in materia di libera circolazione delle persone e dei servizi;

r) l'informazione e l'assistenza ai cittadini nelle materie rilevanti per l'Unione europea, promuovendone l'accesso alle politiche, ai programmi e alle normative dell'Unione, d'intesa con le istituzioni nazionali ed europee e con gli organi di informazione;

s) la formazione di operatori pubblici e privati sulle politiche, i programmi e la normativa dell'Unione europea, anche al fine di favorire una presenza sempre più qualificata di funzionari italiani all'interno delle istituzioni europee;

t) la partecipazione dell'Autorità politica delegata alle sedute del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE);

u) i rapporti con le istituzioni europee in materia di appalti pubblici.


Art. 3
Capo del Dipartimento

1. Il Capo del Dipartimento, nominato ai sensi degli articoli 18, 21 e 28 della legge 23 agosto 1988, n. 400, e successive modificazioni, cura l'organizzazione e il funzionamento del Dipartimento e risponde delle attività e dei risultati raggiunti in relazione agli obiettivi strategici fissati dall'Autorità politica. Predispone gli obiettivi operativi della Direttiva generale per l'attività amministrativa e la gestione e provvede agli adempimenti connessi al sistema della valutazione della dirigenza.

2. Il Capo del Dipartimento cura i rapporti con il Segretario Generale e con gli altri Dipartimenti e Uffici della Presidenza del Consiglio dei Ministri e partecipa alle riunioni di consultazione e di coordinamento con il Segretario Generale.

3. Le funzioni vicarie, per i casi di assenza o impedimento del Capo del Dipartimento, sono attribuite dall'Autorità politica delegata per gli affari europei al coordinatore di uno degli Uffici del Dipartimento. In mancanza di tale attribuzione, le funzioni sono svolte dal coordinatore con maggiore anzianità nella qualifica, in servizio presso il Dipartimento.

4. In assenza del dirigente preposto a uno degli Uffici del Dipartimento, la direzione dell'Ufficio è temporaneamente assunta dal Capo del Dipartimento.

5. Il Capo del Dipartimento cura l'organizzazione del Dipartimento e ne coordina le attività di carattere generale, nonché quelle strumentali al suo funzionamento. Garantisce il corretto ed efficiente raccordo tra gli Uffici del Dipartimento e quelli di diretta collaborazione dell'Autorità politica delegata.

6. Il Capo del Dipartimento è responsabile della gestione e dell'organizzazione del personale per la parte di competenza del Dipartimento. Quale titolare del centro di responsabilità amministrativa relativo al Dipartimento, assume gli impegni di spesa e dispone i pagamenti che gravano sui capitoli di competenza. Può delegare ai coordinatori degli Uffici, nell'ambito dei settori di propria competenza, il potere di firma per l'assunzione di impegni di spesa e per i relativi pagamenti. E' responsabile dell'intera gestione amministrativo-contabile di tutte le disponibilità finanziarie, ivi comprese quelle riguardanti i fondi europei attribuiti al Dipartimento.

7. Opera, alle dirette dipendenze del Capo del Dipartimento il Servizio Informative parlamentari e Corte di Giustizia UE, al quale è preposto un coordinatore con incarico di funzione di livello dirigenziale non generale di cui all'articolo 8.

8. Opera, altresì, alle dirette dipendenze del Capo del Dipartimento una Segreteria tecnica composta da personale non dirigenziale.


Art. 4
Organizzazione del Dipartimento

1. Il Dipartimento si articola in tre Uffici, cui sono preposti coordinatori con incarico di funzione di livello dirigenziale generale, e in otto Servizi, cui sono preposti coordinatori con incarico di funzione di livello dirigenziale non generale.

2. Gli incarichi di Capo del Dipartimento, di coordinatore degli Uffici e dei Servizi del Dipartimento sono conferiti in conformità a quanto disposto dall'articolo 19 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni.

3. Il Dipartimento si compone dei seguenti Uffici: Ufficio per il mercato interno, la competitività e gli affari generali, Ufficio per il coordinamento delle politiche dell'Unione europea e Ufficio per il coordinamento in materia di aiuti di Stato.


Art. 5
Ufficio per il mercato interno, la competitività e gli affari generali

1. L'Ufficio cura l'insieme delle questioni attinenti alla materia della libera circolazione dei servizi, delle merci, delle persone e dei capitali nell'ambito dell'Unione europea. Promuove attività d'informazione europea ai sensi della legge 7 giugno 2000, n. 150, e azioni di informazione e di cooperazione interistituzionale, favorendo la conoscenza della normativa e delle politiche dell'Unione europea e la sensibilizzazione dei cittadini su opportunità e programmi dell'Unione europea, in collaborazione con le istituzioni e le reti d'informazione dell'Unione europea, le amministrazioni pubbliche e gli altri soggetti interessati.

2. Cura, in coerenza con le decisioni politiche e gli atti delle istituzioni europee, l'insieme delle questioni attinenti all'attuazione del mercato interno. Assicura l'attività di informazione, anche preventiva, al fine di garantire la coerenza della legislazione e della prassi applicativa dello Stato e delle autonomie territoriali con i principi e le norme dell'Unione europea, e collabora ai procedimenti di adeguamento dell'ordinamento nazionale agli atti dell'Unione europea, in materia di mercato interno.

3. Provvede, in conformità alla disciplina vigente in materia di attività di informazione e comunicazione delle pubbliche amministrazioni e in raccordo con gli altri Uffici del Dipartimento, ad assicurare l'informazione diffusa sulle politiche europee, sulla normativa e sulle attività dell'Unione europea; promuove iniziative formative del personale pubblico delle amministrazioni centrali e locali in materia.

4. Partecipa ai tavoli negoziali presso i Gruppi di lavoro del Consiglio UE e i Comitati della Commissione europea, rappresentando in tali sedi i risultati del coordinamento sulle tematiche di competenza dell'Ufficio.

5. Partecipa alle riunione e ai tavoli propedeutici o connessi alle attività del Consiglio UE – Competitività, sessione mercato interno.

6. Assicura il punto di contatto per la cooperazione amministrativa nel mercato interno, nell'ambito della rete IMI, tra autorità competenti nazionali e dell'Unione europea.

7. Assicura le attività relative alla gestione e all'organizzazione del personale e gli adempimenti in materia di bilancio del Dipartimento.

8. L'Ufficio si articola nei seguenti Servizi:

a) Servizio di coordinamento della comunicazione e informazione istituzionale. Il Servizio predispone e gestisce il piano di comunicazione; cura, anche attraverso la partecipazione a eventi di comunicazione pubblica e di servizi al cittadino, la promozione dell'informazione e della comunicazione in materia UE anche in partenariato con le istituzioni europee, favorendo in particolare la conoscenza della normativa e delle politiche dell'Unione europea e promuovendo l'accesso dei cittadini ai programmi UE; promuove l'attività di formazione rivolta ai dipendenti delle amministrazioni pubbliche, anche territoriali, sui temi dell'Unione europea; provvede alla predisposizione della rassegna stampa quotidiana e all'informazione sulle attività svolte, curando la gestione del sito Internet; assicura i collegamenti con gli organi di informazione; partecipa e organizza le sessioni e i gruppi di lavoro del Club di Venezia, di cui l'Italia è membro fondatore.

b) Servizio per la libera circolazione delle persone, dei servizi, delle merci e dei capitali. Il Servizio cura le tematiche relative alle libertà di circolazione delle persone e dei servizi nel mercato interno e alla loro attuazione in Italia; contribuisce alla preparazione delle riunioni del Consiglio UE Competitività, per la sessione relativa al mercato interno; partecipa alle riunioni dei Gruppi di lavoro della Commissione europea riguardanti le materie di propria competenza e partecipa ai tavoli di lavoro propedeutici o connessi alle attività del Consiglio UE – Competitività , sessione mercato interno;  segue in particolare le questioni e gli adempimenti attinenti all'applicazione della direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi nel mercato interno, curando i rapporti con la Commissione europea attraverso il coordinamento delle amministrazioni dello Stato, delle regioni e delle province autonome, ai fini della definizione della posizione italiana da sostenere in sede europea; assicura gli adempimenti relativi alle procedure di notifica previsti dalla direttiva 2006/123/CE; si occupa della materia delle professioni regolamentate nel mercato interno, assicurando il punto di contatto nazionale per il riconoscimento delle qualifiche professionali e i compiti di coordinatore nazionale per la direttiva 2005/36/CE, come modificata dalla direttiva 2013/55/UE, relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali; cura, le tematiche relative alla proprietà intellettuale e industriale e alla protezione dei dati nel mercato interno, provvedendo ai contatti con l'Autorità garante per i dati personali e l'Osservatorio europeo sulle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale; cura le tematiche relative alla libera circolazione delle merci e dei capitali nel mercato interno e alla loro attuazione in Italia; assicura il punto di contatto previsto dal regolamento n. 2679/98 del Consiglio UE per la libera circolazione delle merci; cura le attività del centro Solvit italiano.

c) Servizio per gli affari generali e del personale. Il Servizio svolge, in coordinamento con i competenti Dipartimenti e Uffici del Segretariato generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, le attività relative alla gestione del personale, comprese quelle inerenti alla valutazione della dirigenza e al controllo di gestione, la formazione e le variazioni del bilancio, gli adempimenti in materia contabile e l'attività contrattuale,  nell'ambito delle risorse finanziarie attribuite al Dipartimento; predispone la direttiva per l'azione amministrativa; garantisce l'organizzazione e il funzionamento del protocollo informatico e dell'archivio; partecipa ad azioni di assistenza tecnica in materie di competenza del Dipartimento, a sostegno delle politiche di coesione; cura le questioni relative all'accesso del pubblico ai documenti e ai dossier trattati dal Dipartimento nelle materie dell'Unione europea.
 

Art. 6
Ufficio per il coordinamento delle politiche dell'Unione europea

1. L'Ufficio assicura, nella fase di predisposizione della normativa dell'Unione europea, il coordinamento delle amministrazioni dello Stato competenti per settore, anche in riferimento alle azioni proprie, delle regioni e delle province autonome, degli operatori privati e delle parti sociali interessate, al fine della definizione della posizione italiana da sostenere in sede di Unione europea.

2. Assicura la costante analisi del processo decisionale dell'Unione europea anche al fine di consentire l'aggiornamento delle posizioni italiane, raccogliendo la documentazione necessaria per l'informativa al Parlamento e alle regioni e alle province autonome sui risultati delle riunioni del Consiglio UE e del Consiglio europeo.

3. Espleta, in particolare per il tramite della Segreteria del Comitato interministeriale per gli affari europei, l'attività funzionalmente necessaria allo svolgimento delle competenze attribuite al Comitato interministeriale e provvede agli adempimenti preliminari e conseguenti alle relative riunioni.

4. Cura le attività connesse allo svolgimento della sessione europea della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano e della Conferenza Stato-città e autonomie locali.

5. Assicura, d'intesa con il Ministero dell'economia e delle finanze, l'attività di coordinamento finalizzata alla preparazione del Programma nazionale di riforma nell'ambito della Strategia "Europa 2020".

6. Cura le azioni necessarie ad assicurare una presenza di personale italiano nelle istituzioni dell'Unione europea sempre più qualificata.

7. Cura l'insieme delle questioni attinenti al consolidamento della cittadinanza dell'Unione europea e alla tutela dei relativi diritti fondamentali.

8. Presso l'Ufficio opera la Segreteria del Comitato interministeriale per gli affari europei (CIAE), ai sensi dell'articolo 2, comma 9, della legge 22 dicembre 2012, n. 234.

9. L'Ufficio si articola nei seguenti Servizi:

a) Servizio di coordinamento e monitoraggio delle politiche europee di carattere orizzontale – Segreteria CIAE. Il Servizio espleta, in raccordo con il Segretario del CIAE, funzioni di supporto del Comitato interministeriale per gli affari europei (CIAE), attività funzionalmente necessaria allo svolgimento delle competenze attribuite al Comitato stesso e provvede agli adempimenti preliminari e conseguenti alle sue riunioni. Per la preparazione delle riunioni del CIAE, la Segreteria del Comitato si avvale del Comitato Tecnico di Valutazione degli atti dell'Unione Europea (CTV). Si occupa delle attività relative alle tematiche trattate nelle seguenti formazioni o sessioni del Consiglio UE, seguendone gli esiti: Affari Generali, Affari Esteri e Affari economici e finanziari. Assicura, per quanto di competenza del Dipartimento, le attività di coordinamento finalizzate alla preparazione del Programma nazionale di riforma (PNR) nell'ambito della Strategia "Europa 2020" e collabora collegialmente con le amministrazioni centrali e regionali, consulta le forze politiche, le autonomie territoriali, il CNEL, il Forum Giovani e più in generale, le Parti sociali. Il Servizio assicura il coordinamento e il monitoraggio delle politiche a carattere orizzontale, in particolare quelle volte alla crescita, all'occupazione e all'innovazione.

b) Servizio di coordinamento e monitoraggio delle politiche europee di carattere settoriale. Il Servizio si occupa delle attività relative alle tematiche trattate nelle seguenti formazioni o sessioni del Consiglio UE, seguendone gli esiti: Agricoltura e Pesca, Energia, Ambiente, Occupazione, Politica sociale, Salute, Consumatori, Giustizia e Affari Interni, Istruzione, Gioventù e Cultura, Trasporti e Telecomunicazioni. Cura le tematiche della cittadinanza dell'Unione europea e dei diritti umani e fondamentali, seguendo le iniziative in corso presso le istituzioni, organi e organismi dell'Unione; segue i programmi, le tematiche e le azioni a sostegno dei diritti dei cittadini europei, per garantire loro la più ampia diffusione in collaborazione con gli enti interessati sia a livello europeo che nazionale. Segue le tematiche relative all'immigrazione. Assicura il raccordo delle attività dell'Ufficio nei rapporti con il Parlamento, le regioni e le province autonome, e gli enti locali. Cura le questioni relative all'accesso del pubblico ai documenti delle istituzioni dell'Unione europea.


Articolo 7
Ufficio per il coordinamento in materia di aiuti di Stato

1. L'Ufficio promuove il coordinamento delle Amministrazioni centrali, anche in riferimento alle competenze degli enti territoriali, in relazione a ciascun progetto di atto dell'Unione europea in materia di aiuti di Stato, al fine della definizione della posizione italiana nei confronti dell'Unione europea.

2. Cura l'informazione preventiva nel settore degli aiuti di Stato, al fine di garantire la coerenza della legislazione e della prassi applicativa dello Stato e degli enti territoriali con i principi e le norme dell'Unione Europea.

3. Assicura la partecipazione ai tavoli di coordinamento e consultazione, in sede sia europea sia nazionale, sulle tematiche relative agli aiuti di Stato e a queste collegate, e cura i rapporti con la Commissione europea e gli altri Stati membri.

4. Assicura il coordinamento della risposta italiana da fornire nel quadro delle procedure di indagine formale e dei casi di presunti aiuti illegali, nei casi in cui vi sono più Amministrazioni coinvolte.

5. Cura il monitoraggio sui casi pendenti di recupero di aiuti di Stato.

6. Predispone, per la parte di propria competenza, le relazioni trimestrali sulle procedure di indagine formale e sui recuperi previste dalla legge 24 dicembre 2012, n. 234.

7. Svolge il coordinamento finalizzato all'adempimento, da parte delle Amministrazioni, degli obblighi di relazione sugli aiuti di Stato nei Servizi di Interesse Economico Generale (SIEG).

8. L'Ufficio si articola nei seguenti servizi:

a) Servizio per il coordinamento dei rapporti con le Amministrazioni nazionali in materia di aiuti di Stato. Il Servizio effettua il coordinamento della risposta italiana da fornire nel quadro delle procedure di indagine formale e dei casi di presunti aiuti illegali, nei casi in cui vi sono più amministrazioni coinvolte, curando, in relazione a tali casi, la partecipazione ai tavoli di coordinamento e consultazione, sia in sede europea che nazionale; fornisce supporto alle amministrazioni centrali, anche mediante la formulazione di pareri; svolge il monitoraggio e il coordinamento sui casi pendenti di recupero di aiuti di Stato, curando il rapporto con la Commissione europea. Cura la predisposizione, per la parte di competenza, delle relazioni trimestrali sui casi pendenti di procedure di indagine formale e di recupero; cura la predisposizione, in raccordo con il Servizio di cui alla lettera b), di incontri periodici con la Commissione europea e le altre amministrazioni interessate su casi specifici e questioni di carattere generale.

b) Servizio per il coordinamento dei rapporti con le Istituzioni europee in materia di aiuti di Stato. Il Servizio cura la definizione della posizione italiana nei confronti dell'Unione europea, previo coordinamento delle amministrazioni centrali,  anche in riferimento alle competenze proprie e degli enti territoriali ed eventuale consultazione delle parti economiche e sociali, in relazione a ciascun progetto di atto dell'Unione in materia di aiuti di Stato; assicura la partecipazione ai relativi tavoli di coordinamento e di consultazione in sede europea e nazionale, anche in relazione alle tematiche collegate e curando i rapporti con la Commissione europea e con gli altri Stati membri; fornisce supporto alle amministrazioni diverse da quelle centrali, anche mediante la formulazione di pareri; cura l'informazione preventiva nel settore degli aiuti di Stato, al fine di promuovere la coerenza della legislazione e della prassi applicativa dello Stato e degli enti territoriali con i principi e le norme dell'Unione europea. Il Servizio cura la predisposizione, per la parte di competenza, delle due relazioni annuali al Parlamento – programmatica e consuntiva; svolge il coordinamento finalizzato all'adempimento, da parte delle amministrazioni, degli obblighi di relazione relativi ai Servizi di Interesse Economico Generale (SIEG).


Art. 8 
Servizio informative parlamentari e Corte di Giustizia UE

1. Il Servizio Informative parlamentari e Corte di Giustizia UE opera alle dirette dipendenze del Capo del Dipartimento. Il Servizio cura, in raccordo con l'Avvocatura generale dello Stato, le azioni necessarie all'adeguamento coerente e tempestivo delle amministrazioni pubbliche agli atti dell'Unione europea, nonché quelle necessarie a prevenire il contenzioso dinanzi alla Corte di giustizia dell'Unione europea, ad assicurare in fase di contenzioso le condizioni di un'adeguata difesa delle posizioni nazionali e ad adempiere tempestivamente alle pronunce della predetta Corte di giustizia; assicura, d'intesa con il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e l'Avvocatura generale dello Stato, la supervisione del contenzioso d'interesse dell'Italia dinanzi alla Corte di giustizia dell'Unione europea e l'istruttoria sull'opportunità di presentare ricorsi o di intervenire in procedimenti in corso dinanzi ad essa per la tutela di situazioni di rilevante interesse nazionale; cura l'analisi, in raccordo con gli uffici di diretta collaborazione dell'Autorità politica delegata per gli affari europei, dell'attività legislativa del Parlamento, con particolare riferimento ai profili di rilievo europeo; coordina, in raccordo con gli Uffici del Dipartimento, la preparazione delle relazioni periodiche da trasmettere al Parlamento e ad altri enti istituzionali, previste dalla normativa vigente nelle materie di competenza del Dipartimento; predispone i pareri da formulare a nome del Dipartimento nel quadro della procedura di autorizzazione dei Gruppi europei di cooperazione territoriale (GECT). Cura le attività necessarie per la trasmissione degli atti dell'Unione europea e la conseguente informazione qualificata al Parlamento, alla Conferenza delle regioni e delle province autonome e alla Conferenza dei presidenti delle assemblee legislative delle regioni e delle province autonome; provvede alla trasmissione degli atti dell'Unione europea alla Conferenza Stato-città e autonomie locali e al Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (CNEL).


Art. 9 
Ulteriori compiti degli Uffici del Dipartimento

1. Gli Uffici curano nelle materie di propria competenza, d'intesa con il settore legislativo degli uffici di diretta collaborazione dell'Autorità politica delegata e in collaborazione con le amministrazioni centrali e regionali interessate, le attività dirette al recepimento e all'attuazione delle normative e degli altri atti dell'Unione europea.

2. Gli Uffici forniscono nelle materie di rispettiva competenza, una costante informativa al Servizio per gli affari generali e del personale ai fini di un adeguato coordinamento delle attività del Dipartimento e degli adempimenti connessi.


Art. 10
Nucleo della Guardia di Finanza per la repressione delle frodi nei confronti dell'Unione europea

1. Il Nucleo della Guardia di Finanza per la repressione delle frodi nei confronti dell'Unione europea dipende funzionalmente dal Capo del Dipartimento. Il Nucleo esercita funzioni consultive e di indirizzo per il coordinamento delle attività di contrasto delle frodi e delle irregolarità attinenti in particolare ai settore fiscale e a quello della politica agricola comune e dei fondi strutturali; assicura le connesse attività informative con la Commissione europea; segue, nei settori di competenza, i lavori degli organismi dell'Unione, e in particolare del Comitato europeo consultivo per il coordinamento nel settore della lotta contro le frodi (COCOLAF) e del Gruppo Antifrode (GAF) e, a tal fine, cura l'adozione della posizione nazionale da rappresentare in tali sedi. Cura, altresì, il flusso delle comunicazioni in materia di indebite percezioni di fondi dell'Unione europea di cui al regolamento (CE) n. 1681/94 della Commissione, dell'11 luglio 1994, e al regolamento (CE) n. 1828/06 della Commissione, dell'8 dicembre 2006, e successive modificazioni ed integrazioni, nonché l'elaborazione dei questionari da trasmettere alla Commissione europea in base all'articolo 325, del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea.


Art. 11
Disposizioni finali

1. L'efficacia del presente decreto decorre dal trentesimo giorno successivo alla data di registrazione da parte della Corte dei conti.

2. Con effetto dalla medesima data è abrogato il decreto del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, On.le Sandro Gozi del 4 febbraio 2015.

Il presente decreto è trasmesso, per gli adempimenti di competenza, agli organi di controllo.


Roma, 25 maggio 2016
 
firmato On. Sandro GOZI

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