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Gozi: lavoro e crescita, nessun tabù sui trattati

9 maggio 2014

(articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore)


Un semestre europeo, quello a guida italiana, che coinciderà con l'avvio della nuova legislatura del Parlamento europeo e con la Commissione del dopo-Barroso. Ma se a Bruxelles già si tende a liquidare la presidenza italiana come esercizio di transizione in vista di un 2015 che vedrà tutte le istituzioni a pieno regime, non la pensano così a Palazzo Chigi dove il  sottosegretario alle politiche europee, Sandro Gozi punta a farne «una grande occasione politica» per rilanciare temi quali crescita e l'occupazione, discutere la qualità del consolidamento fiscale e riaprire il cantiere delle riforme senza tabù sulla riscrittura
dei Trattati.

Questa mattina a Firenze il premier Renzi indicherà le linee guida del semestre italiano - che costerà 68 milioni, contro i 100 preventivati dalla successiva presidenza lettone - e il presidente della Repubblica Napolitano presenzierà al dibattito tra i candidati europei (Bové, Junker, Schulz, Verhofstad).

La festa dell'Europa a Palazzo Vecchio inaugurerà il lavoro italiano a Bruxelles già cominciato da Enrico Letta con la presidenza greca a inizio anno e destinato a proseguire con la presidenza lettone. Il vuoto legislativo dovuto al nuovo Parlamento dovrà essere, secondo Gozi, un occasione da sfruttare per affrontare grandi temi del cambiamento: oltre l'occupazione anche democrazia e tutela dei diritti fondamentali (immigrazione, lotta al crimine organizzato, procuratore europeo). Gozi (che ha appena dato alle stampe il libro-dialogo con il giornalista francese Eric Jozsef dal titolo «L'urgenza europea») presiederà i Consigli Affari generali incaricati di rilanciare il dibattito istituzionale e avviare un confronto sulla riscrittura dei Trattati.

«L'unione bancaria è già finalizzata - spiega Gozi- su quella economica c'è molto da fare ma su quella politica siamo all'anno zero». La nuova governance europea dovrà necessariamente passare, secondo Gozi, dalla riscrittura dei Trattati, per evitare quelle risposte parziali e tardive alla crisi che hanno rafforzato il metodo di lavoro intergovernativo a scapito di quello comunitario. Si comincia il 2 luglio a Strasburgo con la presentazione del semestre da parte del presidente Renzi all'Europarlamento. Poi si entrerà subito nel vivo con Digital Venice l'8 e ll 9 luglio sull'economia digitale e il vertice sull'occupazione dell'11 luglio a Torino.

Appuntamenti preparatori per il Consiglio europeo di fine ottobre dedicato ai temi economici. Non mancheranno approfondimenti sulla qualità del consolidamento fiscale.

«Occorrerà - osserva sempre Gozi - sfruttare al meglio la clausola di flessibilità per non conteggiare le spese per investimenti infrastrutturali interpretata in maniera troppo restrittiva dal commissario Rehn». Sull'economia reale il semestre italiano punterà alla creazione di un mercato unico delle Tlc e dell'energia mentre sul fronte esterno si intende accelerare il negoziato commerciale con gli Stati Uniti, stringere un rapporto più stretto con i Paesi asiatici (l'Asem che si riunirà  a Milano in ottobre) e con i Paesi africani (conferenza euroafricana 26 e 27 novembre a Roma).

di Gerardo Pelosi

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