Governo italiano
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Dalla crisi si esce tutti insieme

16 maggio 2014

(Articolo di Sandro Gozi sul Corriere Romagna di Forlì e Cesena)

Chi vedeva con troppa serenità la luce in fondo al tunnel non aveva considerato la gravità della situazione in cui ci troviamo. Non ci ha sorpreso che ieri il dato sul Pil del primo trimestre sia tornato a essere negativo, come l'Istat ha certificato. Da questa condizione difficile stiamo cercando di uscire e ci riusciremo, con grande sforzo collettivo. In questi primi mesi abbiamo imposto scelte radicali, che potessero dare una scossa al paese: c'era bisogno di una svolta, e questa svolta sta arrivando. Non è più ammissibile assistere inermi a una situazione sociale con gravissime e crescenti disuguaglianze. Il governo ha risposto, e non siamo che all'inizio di un pacchetto d'urto che affronta di petto la crisi economica. Taglio dell'Irap alle imprese, 80 euro in busta paga, dl Poletti sul mercato del lavoro: più soldi in tasca agli italiani. Riforme istituzionali per dare risposte più veloci ed efficienti ai cittadini.

Il dato negativo delle borse europee di ieri accomuna l'Italia al destino degli altri paesi dell'Unione Europea. Una cosa è certa: dalla crisi si esce tutti insieme. Non possiamo permetterci di inseguire falsi miti che, spingendo verso l'uscita dall'Euro e dall'Europa, ci porterebbero a un inesorabile declino. Per cambiare verso bisogna dare più forza ai territori, che sono la vera spina dorsale del nostro continente. La Romagna e il cesenate rappresentano una risorsa fondamentale per il Paese ma soprattutto per l'Europa. Qui abbiamo le capacità, i talenti, la volontà per riprendere in mano il nostro destino. Il tessuto produttivo; le piccole e medie imprese; il manifatturiero; il turismo e la cultura sono i punti di forza da cui dobbiamo ripartire.

Il Semestre di presidenza italiana, che partirà il prossimo 1° luglio, sarà un'occasione irripetibile. Potremo davvero presentare questa nuova Italia ai nostri partner europei, e far capire che solo con una politica di crescita, che possa portare a un aumento dell'occupazione, saremo in grado di risollevare l'economia della Ue. Il governo italiano costruirà il Semestre sulla base di tre idee forti: Europa della crescita, Europa sociale e Europa dei diritti.

L'Europa della crescita sarà tale solo se riuscirà a creare posti di lavoro, puntando sulle eccellenze e su uno spazio europeo di innovazione a partire da Agenda digitale, green economy e nuove tecnologie. L'Europa sociale dovrà per forza pensare a un reddito minimo europeo, che possa sopperire alle crescenti disuguaglianze. E infine, ci serve assolutamente un'Europa in grado di salvaguardare i diritti fondamentali dei cittadini: Bruxelles non può lasciarci soli quando affrontiamo temi drammatici come la condizione dei migranti.

Vogliamo realizzare una nuova UE, che sappia coniugare democrazia ad opportunità. Tutto il contrario di chi, pur partendo da critiche legittime, punta allo sfascio e alla distruzione di questo sogno comune. L'Italia farà la propria parte. Con Matteo Renzi abbiamo avviato un percorso di rilancio del nostro Paese che vogliamo portare anche a Bruxelles. Anche grazie a noi il vento del cambiamento sta soffiando sul resto d'Europa.
di Sandro Gozi

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