Il Ministro Amendola a La Stampa: "Per la prima volta l'Europa reagisce e lo fa più velocemente dei suoi competitor internazionali"
15 luglio 2020
"Per la prima volta l'Europa reagisce e lo fa più velocemente dei suoi competitor internazionali: far saltare tutto sarebbe un danno gravissimo", lo spiega il Ministro per gli Affari Europei, Vincenzo Amendola, in una intervista a "La Stampa".
Partendo dall'incontro di lunedì del presidente Conte con la cancelliera Merkel, a cui anche lui era presente: "È stata una giornata molto utile per fare avanzare il negoziato".
Restano le distanze, ammette il Ministro Amendola, "non tra Italia e Germania, ma tra quattro Paesi e la proposta della Commissione europea, confermata dal presidente Michel. Partiamo dai punti di contatto: anche i frugali accettano di ricorrere al mercato, il piano Next Generation sarà finanziato con i bond, e non è una piccola novità. E poi siamo d'accordo su come spendere i soldi: digitalizzazione, transizione ecologica, riforme che ognuno di noi deve fare. Ad esempio, l'Olanda deve abbattere il dumping fiscale: non lo dice l'Italia, lo dice la Commissione. Noi sosteniamo la proposta perché la leggiamo dentro un pacchetto che ha un equilibrio: 750 miliardi di Recovery Fund e quasi 1100 miliardi del bilancio, nel quale ci sono varie concessioni ai Paesi frugali. Quando si discuterà, si discuterà non solo dei 750 miliardi, ma anche degli altri 1100".