15 settembre 2020
Direttiva (UE) 2018/957 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 giugno 2018, recante modifica della direttiva 96/71/CE relativa al distacco dei lavoratori nell'ambito di una prestazione di servizi.
Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea - Pubblicazione della direttiva il 9 luglio 2018
Legge di delega - Legge n. 117 del 4 ottobre 2019 (vedi anche, Legge delegazione europea 2018)
Consiglio dei Ministri - Approvazione dello schema di decreto in sede preliminare il 22 luglio 2020
Esame parlamentare - Parere della Camera dei Deputati
Pubblicazione - Decreto legislativo 15 settembre 2020, n. 122 (Gazzetta Ufficiale n. 229 del 15 settembre 2020)
Elementi del provvedimento
L'obiettivo delle nuove norme è quello di adeguare l'ordinamento nazionale a quello comunitario nel settore del distacco transnazionale dei lavoratori e di limitare quindi il dumping sociale e salariale. Si mira a rafforzare la parità di trattamento tra lavoratori "locali" e lavoratori distaccati, attraverso la riaffermazione del principio per cui le imprese distaccatarie sono tenute a garantire ai lavoratori distaccati le medesime condizioni riconosciute ai dipendenti "interni".
A tal fine viene ampliato l'elenco delle condizioni di lavoro e occupazione per cui si prevede l'applicazione della legge dello Stato membro ospitante, anche mediante l'inclusione della disciplina in tema di alloggio, indennità o rimborso spese in caso di trasferte o viaggi richiesti dalla società distaccataria.
In attuazione della direttiva viene inoltre introdotta la "trasparenza retributiva" sulla cui base ciascuno Stato membro è obbligato a pubblicare in un unico sito web istituzionale, senza indebito ritardo e in maniera trasparente, le informazioni su tutte le condizioni di lavoro e di occupazione compresi gli elementi costitutivi della retribuzione.
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