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Frodi europee, nuovi strumenti informatici per prevenire e combattere ogni comportamento illecito

23 aprile 2015

Conferenza 'Database nazionale antifrode'Si è tenuta a Roma il 22 e 23 aprile 2015 la conferenza "Database Nazionale Anti-Frode", una due-giorni di lavori organizzata dal Dipartimento Politiche Europee dedicati alla lotta alle frodi europee e al progetto di uno strumento informatico per favorire la prevenzione e le attività di contrasto.

Il Sottosegretario agli Affari Europei, Sandro Gozi, ha ricordato come "nella lotta alle frodi l'Italia è ormai da anni un punto di riferimento in Europa e il fatto che nel nostro Paese si registrino un numero molto alto di segnalazioni vuol dire soprattutto che esiste un efficace sistema di contrasto, riconosciuto ufficialmente anche dalla Commissione europea e dal Parlamento UE".

"Occorre – ha spiegato nel suo intervento Diana Agosti, Capo Dipartimento Politiche Europee – migliorare e prevenire per evitare che anche un solo euro finisca per divenire oggetto di frode e far sì che invece risorse economiche importanti dell'Unione contribuiscano realmente a favorire la crescita e l'occupazione, cioè gli obiettivi a cui sono state destinate. Per far questo, è necessario un sempre maggiore coordinamento tra le amministrazioni e l'adozione di strumenti informatici ancor più efficaci per aiutare tutti coloro che sono impegnati nelle attività di contrasto".
 
Il progetto presentato alla Conferenza punta alla realizzazione di uno “Strumento informatico nazionale” per la prevenzione delle frodi e delle irregolarità nei fondi UE ed è caratterizzato da un elevato livello di integrazione con tutte le Autorità competenti a livello nazionale e regionale e le forze di Polizia impegnate nel contrasto alle frodi a danno dell’UE.
 
Tale strumento vuole essere il primo concreto esempio di database integrato che possa validamente aiutare - attraverso il rilascio di specifici “indicatori di rischio” - tutti gli organismi deputati al controllo della corretta erogazione di fondi europei. Risponderebbe, inoltre, appieno alle nuove previsioni Regolamentari sui fondi UE, riferite alla programmazione 2014 - 2020, che impongono agli Stati membri di adottare idonee misure orientate proprio alla prevenzione antifrode, possibilmente attraverso lo sviluppo dei ccdd “IT-tools” (strumenti informatici).
 
Secondo i dati pubblicati dal Colaf, il Comitato nazionale per la lotta antifrode, nel 2013 sono state registrate in Italia 745 irregolarità e frodi per un impatto finanziario pari a 90,7mln di euro. In Europa, complessivamente i casi di irregolarità e frode sono stati 15.257 per un importo pari a 2.052 milioni di Euro.

Galleria fotografica (Flickr)


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