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Riunione di coordinamento sul contenzioso europeo, 4 marzo 2016

4 marzo 2016

Si è svolta il 4 marzo 2016, presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, la quarta riunione di coordinamento del 2016 in materia di contenzioso europeo.

Sono stati discussi sette casi riguardanti questioni pregiudiziali sollevate da giudici stranieri ritenute potenzialmente suscettibili di produrre un possibile impatto sul diritto interno.

I casi esaminati nella riunione del 4 marzo 2016

(Per ogni caso è indicato il numero della causa, le amministrazioni italiane coinvolte, una breve sintesi del caso esaminato)


CASI RELATIVI A QUESTIONI PREGIUDIZIALI SOLLEVATE DA GIUDICI STRANIERI

Causa C-605/15 - Economia e Finanze, Giustizia, Interno, Agenzia Entrate, IVASS, Antitrust.
(Polonia) - Interpretazione degli artt. 131 e 132.1, lett. f), della direttiva IVA n. 2006/112 rispetto alla normativa polacca che non indica né presupposti né procedure tali da consentire al soggetto passivo di stabilire se in una determinata situazione abbia la possibilità di applicare l'esenzione in quanto non si è verificata la condizione della distorsione della concorrenza.

Causa C-624/15 - Economia e Finanze, Giustizia, Agenzia delle Entrate.
(Lituania) - Interpretazione degli artt. 314 e 226 della direttiva IVA n. 2006/112 sul diritto di applicare il regime del margine ai beni d'occasione (caso di una norma austriaca che impedisce a un soggetto-passivo rivenditore in buona fede di applicare il regime del margine nel caso in cui siano inesatte le informazioni sull'applicazione del regime del margine IVA riportate nelle fatture per i beni a lui forniti).

Causa C-633/15 - Economia e Finanze, Giustizia, Agenzia delle Entrate, Presidenza del Consiglio dei Ministri (DAR), Antitrust.
(Regno Unito) - Interpretazione dell'art. 133 della direttiva IVA n. 2006/112, rispetto all'esenzione di prestazioni di servizi strettamente connesse con la pratica dello sport o dell'educazione fisica, fornite da organismi senza fini di lucro diversi dagli enti di diritto pubblico.

Causa C-641/15 - Affari Esteri, Beni Culturali, Giustizia, Sviluppo Economico, Presidenza del Consiglio dei Ministri (DIE).
(Austria) - Interpretazione del requisito del "pagamento di un diritto d'ingresso" di cui all'art. 8.3 della dir. 2006/115/CE concernente il diritto di noleggio, il diritto di prestito e taluni diritti connessi al diritto di autore in materia di proprietà intellettuale (sul tema della comunicazione al pubblico delle emissioni degli organismi di radiodiffusione nelle camere degli alberghi).

Causa C-645/15 - Ambiente, Infrastrutture e Trasporti.
(Germania) - Interpretazione della direttiva VIA n. 2011/92/UE, concernente la valutazione dell'impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati (dubbio sull'applicabilità della disciplina della VIA a progetti di allargamento di strade preesistenti a quattro o più corsie).

Causa C-646/15 - Economia e Finanze, Giustizia, Sviluppo Economico, Antitrust.
(Regno Unito) - Compatibilità con il diritto UE (libertà di stabilimento, libera circolazione dei capitali e prestazione di servizi) della normativa britannica che assoggetta a imposta gli utili non realizzati delle attività comprese in un trust qualora gli amministratori cessino in qualsiasi momento di essere domiciliati o abitualmente residenti nel Regno Unito.

Causa C-654/15 - Affari Esteri, Giustizia, Sviluppo Economico, Antitrust.
(Svezia) - Interpretazione e applicazione dell'articolo 9.1, lett. b) del reg. n. 207/2009, sul marchio comunitario, allorché un terzo usa nel commercio, senza il consenso dell'interessato, un segno simile ad un marchio comunitario


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