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"Mi criticano? È la UE che non mantiene gli impegni"

19 gennaio 2016

(intervista de la Repubblica al Sottosegretario Gozi)


«La presidenza del Consiglio coordina tutte le politiche europee guardando alla sostanza, poi diversi ministeri dialogano con i vari commissari competenti». Sandro Gozi, sottosegretario agli Affari europei, risponde alle bordate di Bruxelles sull'assenza di un interlocutore a Roma.

Le critiche sembrano rivolte anche lei.
«È certamente è una situazione inusuale, ci sembra che qualcuno non resista alla tentazione di personalizzare ma noi non abbiamo tempo per questo genere di polemiche. Il problema è politico e noi ci battiamo per cambiare le politiche dell'Unione».

La Ue accusa: l'Italia non si fa sentire sui dossier ma poi si lamenta sui media.
«Mai come ora il governo dà priorità alle politiche Ue. Ma siamo sempre più attenti alle priorità nazionali nel momento in cui vengono concepite a Bruxelles».

Con gli uffici di Junker chi parla?
«Con il presidente della Commissione parlano i Capi di governo, la politica europea è un lavoro di squadra. Bruxelles non dovrebbe perdere altro tempo su questioni inesistenti, dovrebbe concentrarsi sugli obiettivi politici sui quali si è impegnata».

Alla Commissione non è piaciuta la politicizzazione della sostituzione dell'unico italiano negli uffici di Junker.
«Su questo non abbiamo altro da aggiungere».

Non teme che la situazione possa sfuggire di mano? Renzi alza troppo i toni?
«No, penso che il coraggio e la determinazione paghino sempre e vista la portata delle questioni da affrontare Renzi ha ragione ad incalzare costantemente l'Europa. Vogliamo anche essere sicuri che le nostre ragioni politiche siano ascoltate, il resto non ci interessa. È tempo di soluzioni positive».

La scelta di sostituire ora il rappresentante presso la Ue non indebolisce l'Italia?
«Stefano Sannino è un grande professionista, ha fatto un ottimo lavoro ma era una rotazione prevista».

A dire il vero non ha finito il mandato.
«Non c'è alcun obbligo a finirlo».

Filtrano malumori del govérno verso Mogherini: non rendono tutto più difficile?
«Il governo non ha problemi personali con nessun membro della Commissione».

L'Italia negli ultimi mesi ha ottenuto molto, a Bruxelles si stupiscono degli attacchi.
«All'Italia non è stata fatta nessuna concessione, sono solo state finalmente applicate le regole esistenti».

Oggi l'Italia confermerebbe Junker?
«Il governo lo ha sostenuto alla luce degli impegni che ha preso, gli chiediamo di accelerare».
a.d'a.

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