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UE: Gozi, competenze e cultura per il mercato unico digitale

10 giugno 2016

"Mercato unico digitale significa innanzitutto cambiamento digitale. Interessa tutti: i cittadini, la pubblica amministrazione, le PMI fino alle multinazionali. Deve procedere su due binari paralleli: quello culturale e quello infrastrutturale. Da un lato dobbiamo formare e informare sui contenuti, i vantaggi e le competenze. Dall'altro vogliamo sviluppare la banda ultralarga, lottare contro il geoblocking, facilitare la portabilità dei contenuti e la libera circolazione dei dati, promuovere l'adozione dei più avanzati software gestionali, sviluppare banche dati e tutti quei processi di digitalizzazione che migliorano la vita privata e lavorativa di tutti noi. Al tempo stesso dobbiamo creare norme europee, semplici e 'a prova di futuro'". Così il Sottosegretario alle Politiche Europee, Sandro Gozi anticipando alcuni punti che verranno trattati in occasione del convegno "Digitale: cambio di cultura" in programma lunedì 13 giugno nella Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio. 
 
Alla tavola rotonda promossa dall'Associazione "InnovaFiducia" interverranno, tra gli altri, Emanuele Baldacci, CIO EUROSTAT; Giorgio Alleva, Presidente ISTAT; Antonio Samaritani, Direttore Agenzia per l'Italia Digitale; Agostino Santoni, ad Cisco Italia; Marco Bardazzi, Direttore Comunicazione Eni; Ernesto Ciorra, Direttore Innovazione e Sostenibilità ENEL Group.
 
"Dobbiamo continuare a lavorare affinché il gap con il resto dell'Europa sul fronte della digitalizzazione si riduca sempre più. Perché il digitale – ha proseguito Gozi - non è più un settore di nicchia ma la spina dorsale per la catena dei valori delle Pmi. Martedì presenteremo il nuovo pacchetto per le professionalità e le competenze digitali, per garantire maggiore occupabilità dei lavoratori e per diminuire il divario nazionale a livello digitale. L'Italia ha ancora molto da fare, ma siamo sulla buona strada. Il mercato unico digitale è fondamentale per dare ulteriore accelerazione al processo di crescita del Paese. E' per questo che stiamo lavorando con paesi come la Svezia e il Regno Unito su temi specifici, ponendoci come cabina di regia in Europa. Perché la strategia digitale ha bisogno di un coordinamento stretto, ed è quello che stiamo facendo: il digitale è la grande priorità di questo governo, già prima che a Bruxelles vengano prese delle decisioni". mercato digitale
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