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"Quadro comune UE di promozione e protezione dei diritti umani è una priorità della Presidenza italiana"

10 novembre 2014

"L'Europa deve saper parlare non solo di economia ma anche di diritti umani e di libertà fondamentali che sono la base della costruzione europea e della coesione della nostra società in così continua evoluzione", lo ha dichiarato oggi il Sottosegretario agli Affari Europei, Sandro Gozi, aprendo i lavori dell'incontro di alto livello "Verso un quadro coerente sui diritti fondamentali in UE e un'istituzione indipendente per i diritti umani in Italia".

Gozi ha sottolineato come sia stato "un preciso impegno della presidenza italiana dell'UE dare priorità all'adozione di un quadro comune per la promozione e la protezione dei diritti umani all'interno di tutti gli Stati membri. La questione è stata messa sull'agenda anche del Consiglio Affari Generali di novembre". E ha ricordato come proprio nei giorni scorsi su iniziativa italiana si è dato il via alla approvazione e firma della Dichiarazione di Roma in materia di non discriminazione, uguaglianza e diversità, sottoscritta da Italia, Malta, Montenegro, Polonia, Irlanda e Cipro e focalizzata sulla protezione dei diritti umani e il contrasto ad ogni tipo di discriminazione.

L'incontro odierno si è tenuto presso la Sala Monumentale della Presidenza del Consiglio ed è stato organizzato dall’Associazione Parsec e da Open Society Foundations, con il supporto del Comitato Interministeriale per i Diritti Umani e in collaborazione con il Dipartimento Politiche Europee. Vi hanno preso parte, tra gli altri, il Direttore dell'Agenzia Europea per i Diritti Fondamentali Morten Kjaerum e il Commissario ai diritti umani del Consiglio d'Europa Nils Muizňieks.

Durante l'incontro, sono stati evidenziati vari aspetti problematici negli attuali strumenti di protezione dei diritti fondamentali a livello europeo, in particolare la mancanza di una strategia per i diritti umani all'interno dell'Unione. L'Italia - è stato ricordato - è peraltro uno dei pochi Stati dell'UE in cui manca un'istituzione indipendente per i diritti umani. Durante la recente Revisione Periodica Universale, il Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite ha rivolto all'Italia 187 raccomandazioni che riguardano tutti i grandi temi - dalla protezione dei migranti e delle minoranze ai diritti delle donne, dei bambini, delle persone Lgbt – ed evidenziano la necessità di dare vita a un organismo indipendente, conformemente agli impegni già assunti davanti alle Nazioni Unite.

diritti umani , presidenza italiana
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