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Missione del ministro Amendola a Belgrado

17 dicembre 2019

Due giorni di incontri ai più alti livelli istituzionali, il 16 e il 17 dicembre, per il Ministro per gli Affari Europei, Vincenzo Amendola, in visita a Belgrado. Con il Presidente Aleksandar Vučić è stata ribadita l’importanza della cooperazione bilaterale italo-serba in tutti i settori, nel quadro del percorso europeo della Serbia. 

In primo piano, il tema dell'allargamento della UE, che è stato affrontato anche con il Ministro per l'integrazione europea, Jadranka Joksimović, il Primo Ministro della Repubblica di Serbia, Ana Brnabić e il Vice Primo Ministro e Ministro degli Esteri, Ivica Dačić.

"L'Italia sostiene l'adesione della Serbia all'UE, l'allargamento ai Balcani è una scelta storica da perseguire", ha detto Amendola, ricordando come quest'anno siano stati celebrati i 140 anni di relazioni diplomatiche fra Italia e Serbia e i 10 anni di partenariato strategico fra Roma e Belgrado. Amendola ha sottolineato l'amicizia fra i due Paesi che è "antica e forte e che si rafforza ulteriormente giorno per giorno".

I temi dei colloqui istituzionali hanno avuto come impulso la decisione del Consiglio Europeo dello scorso ottobre relativa alla mancata apertura dei negoziati per l'adesione all'UE di Albania e Macedonia del Nord, lo scorso ottobre. Da parte italiana, come ribadito da Amendola, vi è la convinzione che l'integrazione europea dei Paesi dei Balcani Occidentali sia fondamentale per il futuro e la stabilità e sicurezza della regione e resti una priorità geopolitica dell'UE. Il Ministro Amendola ha quindi ribadito con i suoi interlocutori che l'Italia continuerà a lavorare anche per accelerare il processo di adesione della Serbia all'UE e che questo rappresenta un pilastro dell'eccellente cooperazione bilaterale tra Italia e Serbia. La Serbia ha finora aperto 18 su 35 capitoli negoziali, di cui uno all'ultima conferenza intergovernativa pochi giorni fa.

Il Ministro ha quindi partecipato al Forum di Confindustria Serbia sui programmi e i finanziamenti di riqualificazione e protezione dell'ambiente in Serbia, dove erano presenti 22 aziende italiane, e ha avuto uno scambio di idee con gli esponenti della comunità italiana e di ong e think tank attivi in Serbia.

Vincenzo Amendola
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