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Gozi: puntiamo a portabilità abbonamenti e stop barriere entro 2017

16 maggio 2016

Gozi e Neville-RolfeL'Italia e Regno Unito sono da tempo strette alleate in Europa nello sviluppo dell'economia digitale, per la lotta alla disoccupazione attraverso la crescita del mercato unico digitale, anche in vista della presidenza di turno europea della Gran Bretagna, nel secondo semestre del 2017, su cui contiamo molto. Questo richiede però un voto favorevole alla permanenza del Regno Unito nell'Europa". Lo ha dichiarato il sottosegretario per gli Affari europei, Sandro Gozi, a Roma in occasione del Forum italo-britannico sull'economia digitale, dal titolo "Made in the Future".

Concorde la baronessa Lucy Neville-Rolfe, Ministro britannico per la Proprietà intellettuale che ha aggiunto: "Abbattere le barriere digitali in un mercato unico di mezzo miliardo di persone può contribuire a rendere l'Europa più prospera".

Tra gli obiettivi del Forum l'elaborazione di un documento congiunto italo-britannico da presentare alla Commissione europea al prossimo Consiglio Competitività dell'UE del 26-27 maggio, dedicato al mercato unico digitale. "In quella sede - ha aggiunto Gozi - ci sarà un negoziato importante su cui l'Italia svolge un ruolo strategico di mediazione per la portabilità degli abbonamenti sui contenuti digitali, è fondamentale che la trattativa si concluda rapidamente. Non vogliamo una UE contraddittoria. Puntiamo entro il 2017 alla libera circolazione degli abbonamenti digitali in tutta l'Unione oltre che all'eliminazione del roaming".

La collaborazione con il Regno Unito ha l'obiettivo di abbattere gli ostacoli che limitano i diritti dei consumatori, di lavorare con Londra a una regolamentazione comune che favorisca le start-up europee e per lo sviluppo dell'e-commerce. Anche per questo Gozi e Neville-Rolfe hanno annunciato che il secondo Forum digitale italo-britannico si terrà a Londra.

Gozi ha anche ricordato che di recente il governo Renzi ha presentato alla Commissione europea il proprio "Piano di digitalizzazione" nazionale, il contributo italiano all'Agenda digitale europea, uno dei "pilastri" dell'Agenda 2020. "L'idea - ha spiegato il Sottosegretario - è di arrivare al 100% dei 30 mps su tutto il territorio nazionale, cioè connettere, collegare tutte le famiglie italiane e dare un supporto alle imprese. Il secondo punto è la promozione delle competenze digitali e la formazione. E questo si ricollega al tema della 'buona scuola' e la riforma. Il terzo è quello delle 'Smart City', cioè della gestione dei servizi cittadini, come l'energia, i trasporti, la sanità. L'Italia deve fare la sua parte nell'e-government, cioè continuare a migliorare il rapporto digitale cittadino-amministrazione: un punto sul quale si e' già compiuto un primo importante fatto con l'anagrafe digitale".

economia digitale , Lucy Neville-Rolfe
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