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Viaggiare sicuri: una guida dell'UE

18 giugno 2014

Con l'arrivo dell'estate, milioni di cittadini europei si spostano all'interno dell'UE e non solo per le vacanze. Ecco allora un utile vademecum curato dalla Commissione europea per prevenire problemi, affrontare ogni emergenza, conoscere le iniziativa dell'UE per assistere chi è in viaggio.


Chi contattare in caso di necessità se, viaggiando in Stati al di fuori dell’Europa, non esistono in essi ambasciate o consolati del proprio paese d’origine.

Un cittadino di uno Stato membro dell’UE è automaticamente cittadino della UE e ha quindi diritto all’assistenza consolare quando si trova fuori dal territorio dell’Unione (anche se il suo paese non vi è rappresentato). È possibile rivolgersi al consolato o all’ambasciata di un qualsiasi altro Stato membro della UE in caso, ad esempio, di arresto, di incidente grave o di smarrimento di documenti importanti.

Si ha diritto a essere assistiti anche in situazioni di crisi: gli Stati membri della UE devono aiutare se necessario qualunque cittadino UE come se fosse un proprio concittadino.

Per sapere se un paese ha una rappresentanza nello Stato in cui ci si intende recare, consultare il sito web sulla protezione consolare della Commissione europea.


A chi rivolgersi quando si perde un figlio.

L’Unione Europea ha concordato un numero telefonico comune (116 000) per segnalare la scomparsa di un bambino in qualsiasi Stato membro della UE. È possibile rivolgersi a tale numero se si è genitori di un minore scomparso, smarrito o scappato di casa, o se si hanno informazioni su un minore scomparso. Esso mette in contatto con un’organizzazione di esperti in grado di fornire sostegno e assistenza pratica d’ordine psicologico, giuridico o amministrativo.

Durante le vacanze possono nascere problemi con la compagnia aerea, l’autonoleggio o l’operatore turistico:

a chi rivolgersi se un passaggio aereo, in treno, in bus o in nave subisce un ritardo o viene annullato.

Grazie alle norme UE sui diritti dei passeggeri, se il volo o il viaggio subiscono un ritardo di un certo numero di ore, è lecito attendersi un equo risarcimento dalla compagnia di trasporto che li ha organizzati. Se saranno stati annullati e sarà necessario pernottare in un hotel lontano dalla destinazione finale, l’operatore aereo o ferroviario dovrà accollarsi tale servizio. Prima di iniziare il viaggio, controllare le modalità con cui poter reclamare i propri diritti presso porti, aeroporti, stazioni ferroviarie e di autobus in tutta Europa o scaricare l’applicazione per smartphone.


Diritti specifici dei viaggiatori disabili

La normativa UE sui diritti dei passeggeri protegge i disabili e le persone a mobilità ridotta da discriminazioni negli spostamenti aerei o ferroviari e dà loro lo stesso accesso ai trasporti degli altri cittadini.

Chi ha diritto a fruire di parcheggi per disabili quando viaggia in automobile nel proprio paese d’origine, fruisce dello stesso diritto anche nel resto d’Europa. A questo scopo è sufficiente munirsi del modello standardizzato del contrassegno unificato UE per disabili.


Diritto di rimborso quando, dopo aver prenotato una vacanza "tutto compreso", il tour operator fallisce.

La direttiva sui viaggi "tutto compreso" tutela i consumatori europei in vacanza e copre i pacchetti vacanza "tutto compreso" in cui ricorrano almeno due delle seguenti prestazioni: 1) trasporto, 2) alloggio, 3) altri servizi turistici come, ad esempio, visite guidate (venduti a un prezzo "tutto compreso").

La tutela garantita dalla direttiva riguarda: informazioni negli opuscoli, diritto di annullamento senza corresponsione di penali, responsabilità nei confronti dei servizi (p.es. hotel di standard inferiore a quello indicato) e tutela in caso di fallimento del tour operator o della compagna aerea.

In seguito a nuove proposte della Commissione europea e del Parlamento europeo (MEMO/14/184), questa tutela sarà in futuro estesa a turisti che avranno prenotato pacchetti personalizzati via Internet (presso uno o più professionisti con legami commerciali tra loro). Circa 120 milioni di persone beneficeranno così di una tutela aggiuntiva.


La vacanza è stata così bella da indurre ad acquistare, proprio lì, un contratto di multiproprietà. Aspetti importanti da tener presenti.

Grazie alla normativa UE chi vende contratti di multiproprietà deve fornire al cliente informazioni dettagliate in tempo utile, prima che questi sia vincolato da un contratto e indicare il prezzo da pagare, una descrizione del prodotto e il periodo e la lunghezza esatti del soggiorno cui il cliente ha diritto in forza del contratto. Queste informazioni vanno fornite nella lingua del cliente se questi lo desidera.

La normativa prevede che il cliente possa recedere dal contratto entro un periodo di ripensamento di 14 giorni di calendario e che il venditore non possa chiedere al cliente alcuna forma di anticipo o di deposito durante tale periodo. Prima della conclusione del contratto il venditore deve esplicitamente attirare l’attenzione del cliente sull’esistenza del diritto di recesso, sulla lunghezza del diritto di recesso e sul divieto di chiedere anticipi durante il periodo di recesso.


Bollette telefoniche esorbitanti rovinano le vacanze: come ridurle quando si è in viaggio.

L’UE fa risparmiare chi viaggia imponendo, dall’estate prossima, ulteriori ribassi tariffari: il ribasso maggiore è quello sulle tariffe per i dati in roaming che scende da 45 cent per MB a 20 cent per MB (calcolati per kilobyte usato). Per tutte le nuove tariffe, si veda la tabella che segue. Dall’1 luglio 2014, alcuni operatori di telefonia mobile in Europa consentono agli abbonati di scegliere prima del viaggio un contratto di roaming separato e, se esiste, un fornitore locale di servizi mobili di dati in roaming nel paese che si intende visitare. È così possibile, quando si è in vacanza, comparare le offerte di roaming nonché prezzi e benefici delle offerte più attraenti. È una buona notizia: ci si può rilassare e godere l’estate senza perdere il contatto con la famiglia e gli amici rimasti a casa. E ancora migliore è la notizia che l’UE sta lavorando a nuove norme tese a eliminare in modo generalizzato le tariffe di roaming! Così, dal prossimo Natale, le tariffe di roaming apparterranno al passato e si potrà chattare, inviare testi, scaricare e navigare in qualsiasi paese UE, come da casa propria!


Cosa occorre per portare con sé in vacanza, nella UE, un animale da compagnia (gatto, cane, furetto).

Chi si sposta all’interno della UE può portare con sé senza problemi un animale da compagnia, rispettando le regole seguenti:

  • cani, gatti o furetti vanno vaccinati contro la rabbia; la vaccinazione va trascritta sul passaporto dell’animale da compagnia.
  • L’animale da compagnia di chi si rechi in Irlanda, Finlandia, Malta o nel Regno Unito va sottoposto anche a un trattamento antiparassitario.
  • Se il cane o il gatto hanno meno di 3 mesi d’età o se l’animale da compagnia non è un cane, né un gatto né un furetto, è possibile che siano applicate norme specifiche a seconda dei paesi.

Per maggiori informazioni sull’argomento, consultare il sito UE dedicato.

Anche i cittadini UE che rientrano a casa con animali da compagnia originari di zone esterne alla UE devono possedere il relativo passaporto. A seconda della propria destinazione turistica, non è escluso che l’animale vada sottoposto ad altre analisi oltre alla vaccinazione antirabbica prima di andare in vacanza.

Chi risieda in Andorra, Islanda, Liechtenstein, Principato di Monaco, Norvegia, San Marino, Svizzera e Città del Vaticano e abbia un passaporto sanitario per animali da compagnia, ha gli stessi diritti dei cittadini UE.

Prima della partenza, controllare le prescrizioni del paese che si intende visitare.


Rientrare a casa con specialità alimentari del paese in cui si è stati in vacanza.

È illegale rientrare nel proprio paese dalla maggior parte dei paesi non membri della UE portando con sé prodotti a base di carne o latticini indipendentemente dal fatto che siano destinati al consumo personale o a essere regalati ad altri.

Chi torni dalle Isole Færøer, dalla Groenlandia o dall’Islanda può portare con sé fino a 10 chili di taluni prodotti di origine animale, latte in polvere per lattanti, preparazioni alimentari per bambini e alimenti speciali (anche per animali da compagnia) necessari per motivi sanitari. Per essere trasportati, tali prodotti devono essere contenuti in confezioni sigillate, non pesare più di due kg né richiedere refrigerazione prima di essere aperti.

È possibile portare con sé dalla Groenlandia determinati prodotti ittici e alcuni crostacei fino a un peso massimo di 20 chili. Le restrizioni di peso non si applicano alle isole Færøer e all’Islanda.

Per altri prodotti di origine animale (p.es. miele), esiste un limite di due kg.

Quanto sopra non si applica né al trasporto di prodotti di origine animale tra paesi all’interno della UE né a trasporti in provenienza da Andorra, Liechtenstein, Norvegia, San Marino e Svizzera.

La UE può introdurre restrizioni se si manifestano malattie infettive in animali di paesi terzi.

In caso di dubbio, è buona regola informarsi presso il servizio veterinario del punto di entrata nella UE (aeroporto, porto, valico stradale, ecc.).

È importante rammentare che queste regole esistono per proteggere la salute di tutti e del patrimonio zootecnico UE da gravi patologie animali.

Per ulteriori informazioni, consultate il sito web La tua Europa dedicata ai viaggi.


Cose che è bene tener presente quando si chiede un prestito per finanziare una vacanza "tutto compreso".

La direttiva sul credito al consumo garantisce determinati diritti al momento di un acquisto a credito. Le cinque cose più importanti da tener presente sono:

  • Gli annunci pubblicitari sul credito al consumo devono essere trasparenti e di facile comprensione
  • Prima di firmare un contratto, si devono ottenere informazioni sufficienti e atte a poter comparare le diverse offerte sul mercato
  • Una volta firmato un accordo, occorre ottenerne una copia
  • Se si cambia idea, si dispone di 14 giorni per recedere dal contratto
  • Si deve poter restituire il credito prima della scadenza, versando una penale equa.


Contatti che è possibile attivare per ottenere un risarcimento al rientro da una vacanza all’estero in cui si sono incontrati problemi negli acquisti.

Chi risieda nella UE, in Norvegia o in Islanda, una volta tornato a casa può ottenere un’assistenza gratuita! In caso di viaggi all’interno della UE, in Norvegia o in Islanda, contattare il Centro europeo dei consumatori (ECC) del proprio paese se si sono incontrati problemi a noleggiare un’automobile, a prenotare una vacanza "tutto compreso" o un biglietto aereo. L’ECC può anche aiutare a risolvere problemi emersi al momento di ordinare online da un altro paese europeo accessori per le vacanze. Anche coloro che si recano in Brasile per la Coppa del mondo possono beneficiare delle capacità dell’ECC. Si può scaricare una speciale guida "Coppa del mondo" riguardante i diritti dei consumatori in Brasile da questo sito.


Il nuovo paio di scarpe acquistato in vacanza si è già rotto dopo una settimana. Le regole da seguire per avere indietro i soldi.

Indipendentemente dal luogo dove avviene un acquisto all’interno della UE, esistono diritti fondamentali in quanto consumatori che non possono essere conculcati. Garanzia di due anni: il venditore deve riparare o sostituire gratuitamente i prodotti difettosi. Se ciò andasse troppo per le lunghe o fosse eccessivamente svantaggioso per il cliente, si può chiedere il rimborso o una riduzione del prezzo. Le garanzie commerciali non si sostituiscono alla garanzia minima di due anni ma possono completarla.

Qualunque sia la nazionalità dell’acquirente, le norme dell’Unione sulla tutela dei consumatori si applicano agli acquisti di beni o alla prestazione di servizi in qualunque punto vendita situato nel territorio della UE. Le garanzie sono disciplinate per legge in tutta Europa. Una direttiva UE specifica il livello minimo di tutela degli acquirenti. Gli Stati membri sono tenuti a recepire la normativa fissata dalla UE nella legislazione nazionale; questa può offrire livelli di tutela anche più elevati.

Grazie al procedimento europeo per controversie di modesta entità, è possibile recuperare i propri soldi in tre semplici fasi, una volta acquistato un prodotto difettoso all’estero. Si può ricorrere a questa procedura in tutti i paesi della UE–Danimarca esclusa– e in moltissimi casi. Si tratta di un’alternativa rapida ed economica alle tradizionali procedure giudiziarie e può oggi essere usata nelle controversie commerciali, anche in quelle dei consumatori fino a un controvalore di 2 000 euro. Basta presentare al tribunale competente un modulo standard.

Un’altra buona notizia per i consumatori è che le nuove norme UE sui diritti dei consumatori entrano in vigore il 13 giugno 2014. Grazie a esse tutti i cittadini della UE potranno restituire entro 14 giorni merci eventualmente acquistate a distanza, via Internet, per posta o per telefono (MEMO/14/1144).


Come fare per consultare un medico all’estero.

Coloro che si ammalino o subiscano un infortunio mentre viaggiano all’interno di un paese UE o in Islanda, in Liechtenstein, in Norvegia o in Svizzera, hanno diritto a cure di emergenza. A tal fine, occorre portare con sé la Tessera europea di assicurazione malattia (TEAM) . Essa fa sì che le cure sanitarie saranno prestate alle stesse condizioni e allo stesso costo delle persone assicurate nel Paese di destinazione. Non dimenticare pertanto di chiedere al competente servizio sanitario nazionale il rilascio, a titolo gratuito, di tale tessera.

Per tenere sotto mano i numeri d’emergenza in caso di necessità e per ulteriori informazioni sulle cure coperte, i relativi costi, le modalità di rimborso e le persone da contattare in caso di smarrimento della tessera, scaricare la speciale applicazione per smartphone. L’applicazione è disponibile in 24 lingue. L’applicazione non sostituisce la tessera TEAM.

Coloro che soffrono di una malattia cronica e che hanno bisogno di una specialità medicinale durante gli spostamenti all’estero sono avvertiti di farsi rilasciare dal proprio medico curante una prescrizione transfrontaliera prima di iniziare il viaggio

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