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UE, SOLVIT Italia: risolti oltre 90% reclami cittadini e imprese

24 giugno 2015

Nel 2014, il centro SOLVIT italiano ha trattato 286 casi, il 20% in più rispetto al 2013, risolvendo il 93% dei reclami ricevuti, ben oltre la media europea dell'84%. Gran parte dei casi riguardano la sicurezza sociale(43%), il riconoscimento delle qualifiche professionali (34%) e, a seguire, il diritto di soggiorno, le immatricolazioni di auto e la patente di guida. E' quanto emerge dai dati comunicati dalla Commissione europea relativi all'attività svolta nel 2014.

In Italia, il centro SOLVIT opera presso il Dipartimento Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
 
I centri SOLVIT europei hanno affrontato lo scorso anno complessivamente 2.369 casi, il 40% in più rispetto al 2013. Di questi, 286 sono stati trattati da SOLVIT Italia, in crescita rispetto sia all'anno precedente (205) sia al 2012 (182). I reclami presentati al centro nazionale hanno coinvolto, nell'ordine, la Romania (36 casi), la Gran Bretagna (21) e la Francia (16), mentre SOLVIT Italia ha ricevuto reclami da Polonia (24), Spagna (22) e Francia (21). 
 
La Commissione europea sottolinea positivamente l'ottimo tasso di risoluzione dei casi pari al 93%, ben superiore alla media UE (84%) e l'alta percentuale di casi presentati entro il termine di 30 giorni (82%). SOLVIT Italia deve invece migliorare la comunicazione con i reclamanti (solo nel 49% dei casi è stata fornita una risposta iniziale entro 7 giorni) e i tempi di chiusura dei casi (solo il 67% ha rispettato il termine consigliato di 70 giorni).
 
SOLVIT è una rete online creata nel 2002 per aiutare i cittadini e le imprese a superare i problemi pratici dovuti alla non corretta applicazione del diritto UE da parte delle amministrazioni nazionali, continua a rivelarsi uno strumento sempre più rilevante per offrire efficacemente assistenza e consulenza: più rapido rispetto alle vie legali oltre che gratuito. SOLVIT è presente in tutti gli Stati Membri dell'UE (ma anche in Islanda, Liechtenstein e Norvegia) con centri nazionali che cooperano per trovare la soluzione ai problemi posti dai cittadini.
 

TRE CASI RISOLTI DA SOLVIT ITALIA NEL 2014

Riconoscimenti professionali, caso di una ostetrica italiana in Irlanda

Certificati prodotti in maniera ritenuta non corretta, autorità italiana non riconosciuta. Per Cristina, neolaureata trasferitasi a Dublino per esercitare la professione di ostetrica, tanti cavilli impediscono il rilascio del certificato da parte dell'ente irlandese. Solvit, IMI e Punto di contatto del Dipartimento a fianco del Ministero della Salute per risolvere l'intricata vicenda.

Architetti italiani ottengono iscrizione albo professionale Regno Unito

Un semplice cambio di denominazione dell'Università blocca il riconoscimento della qualifica professionale nel Regno Unito. Il caso sollevato da molti architetti italiani arriva all'esame del SOLVIT e grazie alla collaborazione delle autorità nazionali ed europee viene risolto. 
 

Riconosciuta pensione per superstiti a cittadino polacco

Un cittadino polacco, che riceveva dall'Italia una pensione per superstiti dopo la morte del padre, si è visto interrompere la corresponsione della prestazione da parte dell'ufficio INPS di Cremona al compimento dei 18 anni. L'INPS di Cremona, sollecitata da SOLVIT Italia, ha riattivato il pagamento interrotto e ha chiesto al giovane cittadino polacco la certificazione di frequenza scolastica necessario per ottenere la pensione di reversibilità.

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