23 settembre 2014
Sono sempre di più i giovani che grazie al programma Erasmus acquisiscono conoscenze in discipline specifiche, e assorbono competenze utili per il mondo del lavoro. Un nuovo studio della Commissione europea dimostra che l’Erasmus migliori sia le prospettive professionali sia la mobilità lavorativa.
La ricerca, la più ampia mai condotto su questa tematica, con quasi 80mila partecipanti tra cui studenti e imprese, sottolinea che dopo cinque anni dalla laurea, il tasso di disoccupazione degli studenti Erasmus è inferiore del 23%. Dall’analisi è emerso inoltre che i laureati con esperienza internazionale sono avvantaggiati nel mercato del lavoro: il 64% dei datori di lavoro attribuisce loro maggiori responsabilità. Un dato quest’ultimo che non può passare inosservato.
Per gli studenti che beneficiano dei finanziamenti Erasmus c’è anche la possibilità di svolgere un tirocinio all'estero che molto spesso può rappresentare uno sbocco professionale: ad un tirocinante Erasmus su tre viene offerto un posto nell'azienda dove ha lavorato.
L’Erasmus oltre a migliorare le prospettive professionali, amplia gli orizzonti degli studenti e la loro rete di relazioni infatti il 33% degli ex studenti Erasmus ha un partner di un'altra nazionalità e, il 27% degli studenti Erasmus ha incontrato il proprio partner fisso durante il periodo di scambio. In base a questi dati, la Commissione stima che dal 1987, l'anno in cui è partito il noto progetto, siano nati circa un milione di bambini figli di 'coppie Erasmus'.
Per saperne di più:
Comunicato stampa Commissione europea
Erasmus+
Erasmus, nuovo record. 270mila giovani nel 2013 (articolo 10 luglio 2014)