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Pagamenti con carte di credito, più trasparenza e minori costi

10 marzo 2015

Credit card payment illustrationLe commissioni che le banche addebitano ai rivenditori quando accettano pagamenti con carta di debito e di credito nazionali saranno sottoposte a massimali, grazie a nuove regole valide in tutta l'UE. Lo ha stabilito il Parlamento europeo nella seduta di martedì 10 marzo 2015. Ora, le norme dovranno essere approvate dal Consiglio europeo prima che possano essere applicate, sei mesi dopo l'entrata in vigore formale della normativa (pubblicazione su Gazzetta Ufficiale UE).

Oggi i rivenditori sono spesso costretti ad accettare tutte le carte alle condizioni stabilite dalle istituzioni emittenti. Secondo le nuove regole, i rivenditori al dettaglio che sceglieranno un circuito di carte di pagamento, potranno accettare solo quelle carte che, all'interno di quel circuito, rispettano i massimali. In tal caso, la conseguenza potrebbe essere un numero minore di carte accettate dai negozi, ma i limiti alle commissioni potrebbero tradursi in costi minori anche per gli utilizzatori delle carte.

I nuovi tetti stabiliti prevedono che per le carte di debito la percentuale di commissione massima sarà dello 0,2 per cento - per le transazioni nazionali entra in vigore tra 5 anni - mentre per le carte di credito dello 0,3 per cento. I nuovi massimali non hanno nessun impatto sul prelievo di contanti.

Per le operazioni transfrontaliere di carte di debito, il massimale è  fissato a 0,2 per cento del valore della transazione. La stessa percentuale entrerà in vigore per le transazioni nazionali dopo un periodo di transizione di cinque anni durante il quale gli Stati membri possono fissare massimali allo 0,2 per cento del "valore complessivo annuo delle operazioni nazionali tramite carta di debito all'interno di ciascun circuito di carte di pagamento".

Per le transazioni minori con carte di debito nazionali, gli Stati membri avranno la possibilità di fissare una commissione massima pari a 0,05 euro per ogni transazione alla scadenza di un periodo di transizione di cinque anni.

Per le transazioni con carta di credito, le spese saranno limitate a un massimo dello 0,3 per cento del valore della transazione, mentre gli Stati membri potranno fissare un massimale inferiore per le transazioni con carte di credito nazionali.

Le nuove regole non si applicano ai cosiddetti circuiti "a tre parti" (che coinvolgono una sola banca) quali Diners e American Express, a condizione che la carta sia stata emessa ed è utilizzata nello stesso circuito. Le nuove norme non si applicheranno neanche alle carte aziendali utilizzate solo per pagare spese professionali.

Secondo il relatore del rapporto, l'eurodeputato popolare spagnolo Pablo Zalba, "questa legislazione, insieme all'imminente direttiva sui servizi di pagamento, creerà regole uguali per tutti i pagamenti effettuati in Europa". Zalba si dice convinto che possa "migliorare la trasparenza delle commissioni, stimolare la competizione e permettere a rivenditori e utilizzatori di scegliere il proprio sistema di pagamento con carta secondo le condizioni più vantaggiose".


Per saperne di più:
Testo approvato dal Parlamento europeo

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